Battifora
scrive a TTG:
"Cosa ho visto
in Egitto"

19/06/2014
11:35
Dopo ‘United For Egypt’, il presidente di Astoi scrive a Remo Vangelista, direttore di TTG Italia, per raccontare il "nuovo ruolo della filiera nel mercato". Un cambio di passo all'insegna di una maggiore compattezza da parte di tutti gli attori del comparto.

"Per la prima volta le imprese del settore hanno dato dimostrazione di saper 'fare sistema', interagire attivamente con le istituzioni, portare all'attenzione del mercato e dei media un problema e papabili soluzioni".

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Luca Battifora, neopresidente di Astoi, prende carta e penna e scrive al direttore responsabile di TTG Italia Remo Vangelista per raccontare i risultati ottenuti da 'United For Egypt', l'iniziativa che ha radunato t.o., vettori, istituzioni e agenti di viaggi a Port Ghalib per richiamare l'attenzione sull'importanza dell'Egitto turistico per le aziende italiane.

"Per la prima volta - prosegue - ho visto autorevoli relatori rivendicare l'importanza di tour operator e agenzie di viaggi per l'industria del turismo". Per Battifora, la vera chiave di lettura dell'evento è racchiusa qui: "Ho rivisto finalmente negli occhi di molti l'orgoglio e lo spirito di appartenere a una categoria non sempre riconosciuta per il proprio valore". Il presidente aggiunge inoltre: "Nel momento in cui ci siamo mossi con maggiore uniformità, l'unica volta che non ci siamo polverizzati in comportamenti individuali, il risultato si è immediatamente realizzato". Risultato che può essere quantificato in modo definito: "Televisioni nazionali, radio, quotidiani e periodici, blogger - si legge ancora nella lettera - hanno raccontato dell'Egitto, di cosa pensino aziende e tour operator, dei nostri clienti, degli oltre 40mila posti di lavoro che le nostre aziende rappresentano, del Fondo di Garanzia che non va bene e altro ancora".

In definitiva, United For Egypt per Battifora ha dimostrato che "abbandonare vecchie posizioni anacronistiche 'di bottega' per agire in modo più concreto, moderno, professionale, funziona. Che la visibilità del nostro settore, la valorizzazione delle nostre aziende dipende anche da noi, da quanto sappiamo comunicare e renderci credibili pubblicamente". Una iniziativa che ha rappresentato "un nuovo modo di interpretare il ruolo della filiera del mercato".


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