Rinviata al prossimo 19 marzo la procedura sul crack della vecchia Livingston.
L’udienza fissata per lo scorso 13 novembre, che doveva vedere comparire a giudizio Massimo Ferrero, attuale presidente della Sampdoria e ultimo presidente del vettore legato a casa Ventaglio, prima del tentato salvataggio da parte di Riccardo Toto, slitta al prossimo mese di marzo.
Il gup avrebbe dovuto decidere se ratificare o meno il patteggiamento a un anno e dieci mesi per Ferrero, ma bisogna attendere il parere del Governo riguardo a un eventuale patteggiamento di altri due imputati coinvolti nel crack del vettore, Giovanni Sebastiani e Domenico Silvestri.
Secondo la ricostruzione che fa della vicenda il portale de La Prealpina, è stata approvata la costituzione di parte civile della procedura fallimentare e davanti al gup compaiono, tra gli altri, nomi noti del settore turistico: l’ex presidente di Viaggi del Ventaglio Bruno Colombo, Giancarlo Celani, che in Livingston aveva ricoperto ruoli dirigenziali, Pellegrino D’Aquino.
L’inchiesta ruota attorno ai presunti illeciti commessi nel 2010, che vedono Ferrero imputato di distrazione di fondi dalle casse della società per un ammontare di circa 9 milioni e mezzo di euro.
Sembra che il rinvio a metà marzo sia dovuta a una modifica di un articolo della legge sportiva: la norma prevede infatti che non possano assumere incarichi dirigenziali soggetti interdetti, inabilitati falliti o condannati a pena che comporta l’interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici.
