“Occorre trovare al più presto una soluzione urgente per una situazione che rappresenta non solo una difficoltà per le compagnie aeree, ma un problema di immagine per il Paese”.
Il Consiglio di amministrazione di Alitalia esprime con queste parole tutta la sua preoccupazione per la situazione del molo D di Fiumicino. In effetti, come spiega il quotidiano Repubblica, il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha ammesso di non conoscere tempi certi per il ripristino e il presidente dell’Enac Vito Riggio chiede, a questo punto, di rivedere gli orari dei voli.
“Dopo il sequestro disposto dalla magistratura - si apprende da una nota Alitalia - il molo D non è ancora tornato all'operatività, generando una situazione di grande incertezza sui modi e sui tempi del ripristino in un momento in cui è invece necessario far fronte al picco di passeggeri del periodo estivo, con i giorni caldi delle partenze ormai alle porte”.
Da parte sua, nell’informativa urgente resa ai parlamentari alla Camera, il ministro Delrio ha spiegato che “in questo momento non è possibile fornire alcuna indicazione temporale sul ripristino della piena attività”. Sull’area dal Terminal 3, infatti, il gestore ha predisposto e chiesto alla Asl un piano cadenzato di bonifiche dei 4 gate, per cui si attende una risposta a questa richiesta.
Preoccupato anche il presidente Enac, Vito Riggio. "Avevo capito - ammette - che il dissequestro del molo D portava alla sua conseguente ed immediata riapertura, ma mi sbagliavo. La Asl e la procura hanno chiesto ulteriori azioni di sanizzazione della zona e noi continuiamo a stare al 60 per cento dell'operatività. A questo punto è necessario rivedere alcune cose per evitare nelle prossime settimane problematiche legate all'afflusso di passeggeri che la scorsa domenica, ad esempio, hanno raggiunto le 129mila presenze" dice. Riggio propone, ad esempio, di rivedere le fasce orarie di partenza, ridistribuendo i decolli per evitare orari di picco eccessivo.
