Ryanair, easyJet
Volotea e Vueling
Sfida low cost
sui cieli italiani

di Rita Pucci
02/11/2015
09:35

Se fosse un unico esercito, avrebbe quattro generali: Frances Ouseley, John Alborante, Valeria Rebasti e Alex Cruz. Che tradotto, vuol dire, easyJet, Ryanair, Volotea, e Vueling.  

Una potenza di fuoco che ha messo il mercato italiano al centro dei propri investimenti, ancor più in queste ultime stagioni, che hanno invece visto i player tricolori, Alitalia per prima, perdere gradualmente terreno. Vuoi per scelte non esattamente azzeccate, vuoi per congiunture astrali sfavorevoli: fatto sta che, da tempo ormai, i cieli della Penisola sono preda dei low cost stranieri.

La novità però non sta in questa evidenza, quanto nel fatto che ora il risiko sembra essere tutto interno alle low fare, che sgomitano sul Belpaese per ritagliarsi un posto in prima fila. E che, a pochi giorni dall’avvio della winter Iata, vede tutte le pedine perfettamente posizionate sugli scali italiani di primaria (ma, per scelta strategica, anche di secondaria) importanza, pronte a lasciare spazio a quella che sarà con la summer una vera e propria offensiva.

easyJet
I numeri messi in campo parlano chiaro. Andando nell’ordine, easyJet ha annunciato da poche settimane l’apertura di una terza base in Italia, quella di Venezia, presidiata con quattro A319, per un network complessivo di 25 destinazioni; da marzo 2016, la low cost britannica si prepara invece a posizionare a Capodichino un quarto aeromobile. “Il nostro investimento a Napoli, è un modo concreto per celebrare il successo delle nuove operazioni all’aeroporto Capodichino - ha commentato Frances Ouseley (nella foto a sinistra), direttore di easyJet per l’Italia -, la nostra terza base italiana inaugurata lo scorso anno e su cui abbiamo investito costantemente a tassi di crescita medi annui pari al 10 per cento”. Con il quarto A319 a Napoli il vettore stima di movimentare tra aprile 2016 e aprile 2017 un volume di 2,2 milioni di pax. Obiettivo raggiungibile anche grazie all’aumento del 20 per cento dei voli settimanali, con particolare attenzione ai collegamenti per Venezia (4 al giorno), Londra (5 al giorno), Berlino (giornaliero) e Parigi (3 al giorno).

Ryanair
Ma easyJet non è la sola a mostrare i muscoli sul nostro mercato. Ryanair dal prossimo 1° dicembre apre infatti la sua 15esima base in Italia (e 73esima in Europa), Milano Malpensa, su cui sbarca con un impegno economico di 100 milioni di euro. Sulle piste di Mxp si vedrà in pianta stabile un aeromobile con la livrea della no frills, il cui traffico generale da gennaio ad agosto ha registrato un incremento del 15 per cento (96,3 milioni di pax totali).

L’obiettivo dichiarato è portare a casa, entro il primo anno, 450mila passeggeri sulle quattro nuove rotte che partiranno dal terminal 1: due giornaliere verso Londra Stansted, una giornaliera per Comiso, quattro settimanali verso Bucarest e tre per Siviglia, per un totale di 28 voli ogni sette giorni. E accanto a questo, Ryanair ha anche calato l'asso da 90 su Bergamo Orio al Serio, dove ha aperto il centro di manutenzione aeromobili e alta formazione con un impegno economico pari a 32,5 milioni di euro. Per non parlare della raffica di rotte che ormai on si contano neanche più: sola da Roma per la summer 2016 le new entry saranno sette.

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Volotea
Anche le due spagnole Volotea e Vueling, comunque, hanno da dire la loro quando si parla di scommesse sul mercato italiano. La Volotea dei piccoli passi, guidata nella Penisola da Valeria Rebasti, non perde l’occasione per annunciare un nuovo volo: da Venezia a Cagliari, passando per Torino, Bari o Catania. Solo nelle ultime settimane sono state queste le città italiane che hanno visto ampliarsi la programmazione del vettore che ha fatto del point to point tra piccole città di provincia il proprio credo.

Vueling
Infine, Vueling, presieduta da Alex Cruz, che ha alle spalle anche il sostegno economico del colosso Iag, ha in programma una raffica di nuove rotte per il 2016, 118 per l’esattezza, di cui 66 dall’hub di Roma Fco, mentre si appresta ad affrontare il periodo natalizio con una serie di voli speciali verso le capitali europee da una lunga lista di aeroporti del nostro Paese. Insomma la sfida ai vettori italiani è definitivamente aperta.


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