Alitalia, arriva il bando per la cessione: i dettagli in anteprima

di Francesco Zucco
15/05/2017
10:41
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Massima flessibilità e porte aperte alle cordate (anche all’ultimo minuto). Sarebbero queste le caratteristiche principali del bando per la cessione di Alitalia preparato dai commissari (ma messo a punto sostanzialmente da Enrico Laghi, in quanto esperto di ristrutturazioni aziendali), secondo l’anteprima presentata dal quotidiano Il Messaggero. La testata, infatti, ha visionato in anteprima il documento che stabilisce le modalità per la vendita della compagnia aerea e che oggi dovrebbe ottenere il via libera definito da parte del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. La gara per la vendita di Alitalia prenderà il via dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, attesa per il 17 maggio.

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Porte aperte alle cordate
La principale novità del documento, come precisato da Il Messaggero, sarebbe proprio la massima apertura alla formazione di cordate per l’acquisto di Alitalia. Una scelta che potrebbe anche aprire le porte a inedite alleanze tra i diversi soggetti potenzialmente interessati, come Lufthansa, Ryanair, easyJet o la stessa Etihad. Le cordate potranno infatti essere formate anche dopo l’arrivo delle proposte non vincolanti, dal momento che per la creazione di ‘squadre’ di investitori non esistono limiti temporali.

Il calendario delle scadenze per la gara
Il bando di gara preparato dai commissari stabilisce, punto per punto, il calendario delle prossime scadenze e il cammino che porterà alla cessione della compagnia. Dopo la pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale (che avverrà, come detto prima , il 17 luglio), partirà la gara vera e propria. Che, secondo le intenzioni, si dovrebbe concludere in autunno.

Entro il 10 giugno (una tempistica, sottolinea Il Messaggero, particolarmente stretta), i potenziali investitori dovranno manifestare le proprie intenzioni in maniera formale. Tra poco meno di un mese, dunque, partirà la seconda fase, con l’apertura della ‘data room’ ai soggetti che hanno comunicato l’interesse. Un momento particolarmente delicato, visto che in questa fase i potenziali investitori potranno accedere alle cifre dei conti di Alitalia e a tutta una serie di dati sensibili in base ai quali stabilire l’appetibilità dell’azienda.

Sempre in base a quanto riportato dal quotidiano, entro la fine di luglio sarebbero dunque attese le proposte non vincolanti da parte degli interessati, che potranno riunirsi in cordate. Queste ultime, ovviamente, potranno anche vedere la partecipazione di fondi di investimento.

Poi, a fine estate, arriverà il momento decisivo e i commissari dovranno valutare le proposte. Che dovrà tenere conto di diversi fattori, al di là degli aspetti tecnici. Un ruolo importante, infatti, lo giocheranno anche le indicazioni che arriveranno dalla Commissione europea sui tempi di restituzione dell’ormai famoso ‘prestito ponte’ da 600 milioni.

Vendita in blocco o ‘spezzatino’
La soluzione privilegiata, non è un mistero, è sempre stata la vendita in blocco. Ma da questo punto di vista il bando per la cessione di Alitalia non pone limiti. O, almeno, l’unico vincolo per gli investitori è quello di indicare prioritariamente la soluzione proposta, ovvero la ristrutturazione, l’acquisto o lo ‘spezzatino’. Il documento, precisa Il Messaggero, privilegia comunque la vendita di tutti gli asset, anche se non esclude le altre soluzioni.

Per quanto riguarda la gestione dei commissari, invece, qualche dettaglio in più dovrebbe arrivare prima della fine dell’estate, ovvero quando i commissari avranno in mano le offerte e potranno calibrare il nuovo piano industriale (e i conseguenti tagli)

L’ipotesi Ferrovie dello Stato
Torna sul piatto, inoltre, l’ipotesi Fs come soggetto attivo nell’acquisto di Alitalia. Secondo quanto riporta Il Messaggero, l’idea di un ingresso nei giochi delle Ferrovie dello Stato non sarebbe da escludere, anche sulla spinta del piano che dovrebbe essere presentato dal segretario del Pd Matteo Renzi e da una parte del Partito Democratico. Le Fs, in linea ipotetica, potrebbero dunque unirsi a una compagnia aerea per rilevare Alitalia.

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