I passeggeri coinvolti nel crac di Wind Jet e ancora in possesso di un biglietto acquistato e mai utilizzato arriveranno i rimborsi. Ma, come già temuto da tempo, solamente nella misura del 5 per cento del reale valore.
La vicenda della compagnia aerea siciliana, che nell’agosto del 2012 cessò tutte le operazioni di volo, è tornata quindi di attualità in questi giorni quando i creditori si sono visti recapitare una mail dall’indirizzo di posta certificata windjetspa@legalmail.it. All’interno della mail viene fatta richiesta di inviare il proprio Iban “per esecuzione pagamento concordato preventivo Wind Jet”.
Le verifiche
La segnalazione è poi arrivata alle associazioni dei consumatori, che hanno provveduto ad effettuare le dovute verifiche per accertare la veridicità delle mail. Verifica che ha però fatto emergere anche l’amara sorpresa: i passeggeri coinvolti riceveranno solo il 5 per cento del costo del biglietto.
L’epilogo della vicenda ha scatenato nuove polemiche sulla procedura seguita, anche se Confcosumatori Sicilia ha invitato tutti ad accettare comunque il pagamento perché “rinunciarvi significherebbe avallare una soluzione del tutto sbagliata adottata sulla pelle dei passeggeri”, si legge in una nota dell’associazione.
