Tassa sui voli, l’idea del Governo Conte Bis scuote le low cost

24/09/2019
12:14
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Dopo i primi passi mossi da Francia e Germania, il tema delle emissioni nel trasporto aereo è entrato anche nell’agenda del Governo Conte Bis, scuotendo non poco i vettori. Il neo ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha proposto l’introduzione di una tassa sui biglietti aerei per destinare nuovi fondi alla scuola.

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Nei piani un balzello di 1 euro sulle rotte nazionali e di 1,50 euro su quelle internazionali. La misura, riporta Corriere.it, dovrebbe portare nelle casse dello Stato circa 137,2 milioni di euro e dare una prima risposta ai movimenti ambientalisti.

Le reazioni del trasporto aereo
Ma già tuonano le voci delle aziende del settore e delle associazioni in categoria, a partire dalla Iata, che nei giorni scorsi ha bocciato la proposta di Fioramonti giudicandola, si legge sul quotidiano, “sbagliata per due motivi: le tasse sui passeggeri danneggiano la capacità dell’aviazione di generare prosperità economica e quindi penalizzano le entrate statali a lungo termine. In secondo luogo – ha aggiunto il portavoce Iata, Chris Goater - quest’imposta non aiuterà l’ambiente. Il governo dovrebbe incoraggiare gli investimenti delle imprese nei carburanti sostenibili per l’aviazione e in una tecnologia radicale dei velivoli. Ciò creerebbe più posti di lavoro, maggiori entrate fiscali e contribuirebbe a ridurre le emissioni del trasporto aereo”.

Cosa pensano le low cost
Contrarie anche le low cost, già particolarmente sensibili sul tema del pricing. Per Ryanair la tassa “danneggerebbe la concorrenza”, mentre per easyJet “un’ulteriore imposta aumenterebbe il costo dei biglietti e avrebbe un impatto negativo sul turismo e sull’economia”.

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