Ibar: “In Italia da rivedere la regola del distanziamento a bordo degli aerei”

27/05/2020
10:58
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La ripresa del trasporto aereo e il coordinamento delle norme di sicurezza da adottare negli stati dell’Unione europea sono un tema all’ordine del giorno dopo che, dal 13 maggio, con la pubblicazione delle raccomandazioni della Commissione europea, tutti gli stati membri hanno cominciato i preparativi per la ripresa in sicurezza dei voli.

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La Commissione ha demandato la redazione di protocolli specifici per il comparto all’Agenzia della Sicurezza in Aviazione e al Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie e i due organismi europei hanno prontamente pubblicato le linee guida che identificano le misure necessarie per garantire la tutela sanitaria di passeggeri ed addetti, che andranno armonizzate in tutta Europa.

Ma in Italia esiste una discrepanza in tema di distanziamento a bordo. Il presidente dell’Ibar Benito Negrini ha commentato: “Anche in Italia, l’aviazione farà da volano per il rilancio economico del Paese: sarà importante assecondare le esigenze della domanda  rispristinando velocemente i collegamenti ed assicurare che il trasporto aereo rimanga economicamente alla portata del grande pubblico. Nel nostro Paese si sta facendo un buon lavoro: negli aeroporti società di gestione e compagnie aeree stanno attuando tutte le misure necessarie per assicurare la ripresa in sicurezza dei collegamenti e l’autorità di regolazione competente in materia ha a sua volta redatto, con il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, delle linee guida nazionali che riprendono in grandissima parte le raccomandazioni delle agenzie europee. Manca però il tassello più importante, in assenza del quale si correrà il rischio che le compagnie aeree straniere, la cui quota di mercato per i collegamenti internazionali da/per l’Italia sfiora il 90%, possano valutare insostenibile e ingestibile il ripristino dei servizi temporaneamente sospesi: la mancata armonizzazione tra la normativa italiana e quella della quasi totalità dei Paesi europei in tema di distanziamento a bordo”.

In questi giorni le direzioni di tutte le compagnie, europee e non solo, “stanno lavorando sui possibili scenari dei prossimi mesi, ci sarebbe ancora il tempo per evitare che l’Italia si trovi ad essere svantaggiata rispetto ad altri Paesi ma bisogna essere rapidi nelle decisioni. Si dovrebbe seguire l’esempio del Governo portoghese che ha tempestivamente deciso di adottare le raccomandazioni degli organismi europei revocando dal prossimo 1° giugno un precedente provvedimento che includeva norme relative al distanziamento interpersonale a bordo degli aerei”.

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