Etihad, la pandemia
pesa sui conti.
Douglas: “Restiamo
ottimisti”

10/08/2020
08:02
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Una “brusca frenata” quella registrata da Etihad nel secondo trimestre 2020. I dati del primo semestre appena diffusi dalla compagnia aerea confermano il trend che accomuna la maggior parte degli attori del trasporto areo, colpiti duramente dalla pandemia Covid-19 e dalle conseguenti restrizioni agli spostamenti.

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“Etihad ha affrontato una serie di sfide enormi e imprevedibili nei primi sei mesi dell’anno – ha spiegato Tony Douglas, group chief executive officer di Etihad Aviation Group -. Abbiamo iniziato il 2020 nel migliore dei modi, registrando risultati incoraggianti nell’ambito del nostro programma di trasformazione continua. Questo ci ha permesso di mantenere una posizione relativamente solida quando Covid-19 ha colpito, permettendoci di agire facilmente e di mobilitare tutte le risorse disponibili al progredire della crisi, e adottando le giuste misure per ridurre i costi al minimo”.

I numeri
Nei primi sei mesi del 2020, Etihad ha trasportato 3,5 milioni di passeggeri, in calo del 58% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il load factor medio si è attestato al 71%. Le perdite operative core nello stesso periodo sono aumentate da 172 milioni di dollari a 758 milioni, a causa di un calo del 38% nei ricavi, che si sono attestati a 1,7 miliardi di dollari.

Il tutto è stato parzialmente compensato dalla riduzione del 27% dei costi operativi diretti e del 21% delle spese generali e amministrative. L’Available Seat Kilometres si è ridotto del 53% a 23,69 miliardi.

Il risultato operativo core nei primi tre mesi dell’anno è migliorato del 34%, nonostante la diffusione di Covid-19, con una riduzione del 12% nel numero di passeggeri e un calo del 9,5% dell’Ask. Il load factor del primo trimestre è stato pari al 74% e il rendimento è stato di 5,92 dollari. I ricavi unitari nel primo trimestre sono diminuiti del 3,3% a 4,14 dollari, compensati dalla continua attenzione verso la riduzione dei costi unitari, diminuiti del 2,4% a 7,01 dollari.
Tuttavia la compagnia aerea ha registrato una significativa diminuzione dei ricavi operativi nel secondo trimestre, a seguito della sospensione dei voli per l’epidemia di Covid-19, con il 70% della flotta a terra. In questo periodo ha registrato un calo del 99% del numero di passeggeri e un calo dell'Ask del 95% rispetto al secondo trimestre del 2019.

Il futuro
“Avendo rivisto le nostre prospettive per il resto del 2020 sulla base di quanto sta accadendo, restiamo ottimisti sul fatto che - riaprendo i confini internazionali - aumenteremo i nostri voli e trasporteremo più ospiti in modo sicuro e con maggiore serenità, supportati dal programma Etihad Wellness e dai nostri nuovissimi Wellness Ambassador. Puntiamo ad aumentare i nostri voli in tutto il mondo entro settembre fino a metà della nostra capacità pre-Covid-19 – aggiunge Douglas -. Guardando al futuro, siamo certi che gli Emirati Arabi Uniti sono in prima linea nella ricerca di un vaccino contro l’epidemia”.

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