Policy bagagli fine tregua
Le low cost all’attacco

di Lino Vuotto
12/11/2021
08:33
 

Forse anche questa volta ha avuto ragione il ceo di Ryanair Michael O’Leary, quando in tempi ormai lontani nel difendere le prime policy bagagli con il trolley a pagamento diceva sicuro: “Vedrete che anche gli altri seguiranno il nostro modello”. E negli Stati Uniti questa voce è diventata progressivamente una delle più importanti tra le ancillary revenue; e non solo per le compagnie low cost. Anzi le major ne hanno fatto un business di grande entità, come testimoniano i numeri che ogni anno rende noto il report redatto da IdeaWorks.

Pubblicità

Il passato
Le variazioni e gli aggiustamenti sulla policy bagagli nel mondo delle low cost europee era diventato una consuetudine, che si era poi interrotta quando l’epidemia Covid aveva spostato l’attenzione verso altri più gravi problemi. Ma ora che la progressiva ripresa del traffico sta rimettendo in moto la macchina, torna anche la necessità di portare a casa altre entrate per rimpinguare la casse più velocemente possibile.

I casi Vueling e easyJet
Che il vento sia cambiato lo hanno dimostrato nel giro di pochissimi giorni easyJet e Vueling, con una mossa molto simile. Nella sostanza è stata chiamata in causa la tariffa più bassa applicata da entrambe le compagnie, ovvero quella che consentiva di portare a bordo solo un bagaglio piccolo. Ora invece i passeggeri potranno scegliere se portare anche il trolley per potere essere più rapidi all’arrivo e non dovere attendere la riconsegna. Ovviamente la nuova opzione avrà un costo aggiuntivo e in Gran Bretagna non sono mancate le polemiche sulle tariffe giudicate troppo elevate. E critiche si sono alzate anche in Spagna, tanto che il ceo Marco Sansavini è dovuto intervenire in prima persona per difendere la scelta, spiegando che sarebbe andata a tutto vantaggio dei clienti.

Le ipotesi
Forse siamo solo all’inizio perché, come già avvenuto in passato, l’uscita allo scoperto di una o due compagnie normalmente ha portato a un effetto a catena e a un po’ di inevitabile disorientamento da parte dei clienti. Ma questa volta resta da vedere se il trend avrà un seguito anche tra le major del Vecchio Continente: anch’esse, finita la pioggia degli aiuti statali là dove ci sono stati, necessitano di maggiori entrate e non è escluso che inizino a utilizzare una voce sicura come quella del bagaglio a mano.


TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook