Vettori alla prova dell'autunno:
la parola d'ordine resta la prudenza

19/08/2022
08:32
 

La situazione è completamente cambiata. Ma dopo avere passato due anni a digiuno nella stagione autunnale e in parte dell’inverno, per le compagnie aeree è lecito a questo punto della stagione avere qualche timore dopo la sbornia dell’estate, macchiata solamente dal problema legato alla carenza di personale.

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Le principali compagnie low cost hanno già alzato il velo sulla programmazione da tempo, mentre da parte delle major i piani invernali arrivano un po’ più con moderazione: un segnale chiaro dell’attendismo per vedere quali sono le reazioni del mercato.

Le preoccupazioni
E su questo fronte qualche preoccupazione emerge: le prime analisi delle prenotazioni confermano che si andrà di fronte a un rallentamento, anche se è ancora presto per dire di quale entità. C’è allora chi sceglie di mettere le mani avanti e anticipare di qualche giorno lo stop alla programmazione su alcune destinazioni man mano che la domanda diminuisce oppure che, è il caso delle low cost, parte con gli spostamenti di aerei nelle basi eliminando alcune rotte per provare a scommettere su altre.

Il tema della carenza di personale
C’è poi un problema di fondo che si protrarrà anche nelle settimane (o forse mesi) a venire: chi si è trovato nelle condizioni di non riuscire a onorare tutti gli impegni presi perché l’organico era quello che era dovrà fare i conti con il tema anche per il prossimo futuro, quindi meglio andare cauti.


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