Aeroporti, luci e ombre:
le insidie dopo la ripresa

di Amina D'Addario
22/09/2022
08:52
 
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Il traffico aereo della Penisola è ormai vicino ai livelli pre-pandemia. In anticipo rispetto alle previsioni iniziali, che indicavano non prima del 2024 il pieno recupero dei volumi, oggi la clamorosa ripresa dei viaggi ha avvicinato il tanto atteso traguardo al 2023. E questo nonostante una domanda molto più volatile, più voli low cost e meno lungo raggio. E aeroporti sempre più impegnati a conciliare la necessità di innovare e portare avanti la transizione ecologica con la mancata inclusione nel Pnrr e i costi energetici alle stelle.  

“Le previsioni di traffico che nel 2018 indicavano un incremento dei voli del 56% fino al 2036 - ha sottolineato Alessio Quaranta, direttore generale dell’Enac, in occasione di un webinar di Arthur D. Little - oggi causa Covid vedono una semplice traslazione al 2040, con solo quattro anni di ritardo. Questo vuol dire che l’aver continuato a investire nel settore ci consentirà di evitare fenomeni come il capacity crunch, che in questa fase di forte ripresa non abbiamo avuto”.

Le richieste
La strada è dunque spianata? Non proprio. Se lasciati soli, ha evidenziato Armando Brunini, amministratore delegato Sea Aeroporti di Milano, gli scali potrebbero rallentare gli investimenti: “Il mix di traffico oggi è più povero, c’è più low cost rispetto al long haul e i costi energetici sono una bomba sui conti economici di tutte le aziende. Già oggi stiamo rimandando interventi che non riusciamo a finanziare, mentre le risorse del Pnrr ci renderebbero più rapidi nel contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici”.  

Questione Pnrr
Che gli scali vadano sostenuti è l'opinione anche di Emilio Bellingardi, direttore generale Aeroporto Milan-Bergamo: “Se si vorrà ridiscutere il Pnrr dobbiamo chiedere un aiuto forte soprattutto sulla tecnologia di gestione dello spazio aereo e delle procedure di avvicinamento in aeroporto”.  Ha invece puntato l’attenzione sulla mancanza di tempestività nell’aiutare il settore Renato Branca, amministratore delegato Aeroporto di Cagliari Elmas: “In Germania i ristori sono arrivati ad agosto 2020, in Italia a febbraio 2022. In merito al Pnrr, nel caso ci fosse un secondo avvio, dovrebbero sicuramente essere inclusi gli aeroporti e gli investimenti andrebbero indirizzati su tecnologia e fonti energetiche”.


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