Il futuro del trasporto aereo: gli interventi dal convegno di Roma

di Amina D'Addario
05/07/2012
15:59
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Il futuro del trasporto aereo e le rotte da seguire per offrire occasioni di sviluppo a un settore fondamentale per l'Italia e per l'economia del Paese.

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È questo il tema al centro del convegno in corso a Roma e organizzato da Assaereo in collaborazione con Luiss Business School e patrocinato dall'Enac. Un evento che TTG Italia propone ai lettori con alcuni degli interventi da parte dei relatori presenti.

Ad aprire il dibattito il presidente Enac Vito Riggio: "Il trasporto aereo è un settore in crescita, ma che può fermarsi: ha bisogno di una road map del Governo. Vista la crisi delle compagnie aeree italiane e la debolezza degli scali, sono urgenti due misure: ricapitalizzare gli aeroporti e favorire i processi di privatizzazione per far entrare soggetti industriali".

Secondo il presidente Assaereo, Lupo Rattazzi, il settore aeroportuale "vale 5,5 miliardi di euro di fatturato e conta 16mila addetti. Occorre trasmettere un assetto più preciso a questo comparto così importante particolarmente vessato in questo periodo e che deve invece essere incoraggiato".

Riggio chiede l'approvazione urgente del piano nazionale degli aeroporti che preveda "la concentrazione dell'intervento statale su 24, o al massimo 33 scali da considerare di interesse nazionale" e l'affidamento all'Enac della competenza per l'autorità sul trasporto aereo per sfoltire il "bosco delle autorità a bricolage".

Per il presidente di Blue Panorama Franco Pecci "in questo momento di crisi, in cui meno viaggiatori andranno in vacanza e i t.o. stanno vivendo difficoltà con programmazione di corto e medio raggio, occorre cambiare modalità di collaborazione tra compagnie e tour operator". Inoltre "se non arriveremo a un approccio sistemico sul settore aeroportuale usciremo presto dai primi 10 mercati principali". Il timore è che anche il "pellegrinaggio verso le compagnie degli Emirati, cui gli enti pubblici hanno regalato accesso incondizionato agli scali italiani contribuisca a determinare un indebolimento del mercato".

Andrea Ragnetti, a.d. di Alitalia, interviene sul tema della concorrenza delle low cost dicendo che "ora che la differenza di prezzo si è ridotta è il momento di cogliere la grande opportunitá offerta dal mercato". Secondo il manager la battaglia con le no frills  "si gioca sul valore aggiunto dei servizi" e sulla necessità di puntare "sui ricavi ricreando un rapporto più trasparente con i consumatori". A questo scopo hanno lanciato di recente un nuovo sistema di tariffe "chiare e sempre disponibili" sulla rotta Milano Roma che prevede di "modulare gli eccessi dal punto di vista del pricing per non vendere in perdita ma allo stesso lontano dai picchi del passato".

Rattazzi chiude l'evento dicendo che ci sono 2 provvedimenti del decreto Salva Italia "emblematici della considerazione del settore aeroportuale da parte della politica: addizionale di 2 euro al fine di finanziare la riforma del lavoro, che è tutt'altro che irrisoria" e i "150 milioni di euro di sussidio annuale improvvisamente tolti e che lo Stato dava a Enac per gli aeroporti minori".

Sulla scia delle stoccate che Riggio e Quaranta hanno rivolto più o meno velatamente a Ryanair nel corso della giornata, Rattazzi ritiene che alla compagnia irlandese che "ormai detiene il 20 per cento del mercato interno, è giusto chiedere che possa essere assoggettata ai nostri vincoli fiscali e previdenziali".

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