La battaglia dell'Ibar in vista dell'alta stagione

di Rita Pucci
19/07/2013
11:40
Leggi anche: Umberto Solimeno, Ibar

Un’estate rovente quella che si appresta ad affrontare l’Ibar, l’Italian Board Airline Representatives.

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Surcharge notturna, royalties per le società di catering, il caso Venezia Airport e la sospensione della tassa Iresa: i fronti caldi del trasporto aereo sono diversi e alle soglie dell’estate le problematiche ancora irrisolte potrebbero andare a minare ulteriormente un sistema, quello tra vettori e aeroporti, sempre in equilibrio precario.

“Le compagnie aeree sono l’anello più debole, con difficoltà a generare profitti - fa il punto il presidente Ibar, Umberto Solimeno - e in Italia in particolare esiste una situazione normativa che mette le aziende in seria difficoltà. Soprattutto quei player che hanno meno sinergie a livello di filiera rischiano di soccombere”.

Rispetto al nodo della surcharge notturna, “in Italia esiste un’anomalia - premette Solimeno -: per chi vuole volare di notte è stato richiesto un trattamento diverso e non agevolato, con l'imposizione di maggiorazioni non legate a costi effettivi dello scalo. Per questo, come Ibar, abbiamo a suo tempo sensibilizzato le Amministrazioni competenti e ciò ha portato all'abolizione per legge di dette maggiorazioni. Incredibilmente i gestori hanno contestato avanti il Giudice Amministrazione tale abolizione, ma Ibar continuerà a battersi perché simili balzelli non siano reintrodotti”.

La battaglia di Ibar, però, riguarda anche le royalties sui servizi di catering effettuati dalle compagnie: “L’Enac ha fissato un provvedimento che impone ai vettori di pagare in sostanza una doppia tassa agli aeroporti per l’utilizzo del percorso aeroportuale per la fornitura del catering on board – spiega il presidente –: tutto  senza aver avviato neanche una seria fase consultiva con le compagnie”.

C’è poi il tema scottante dell’Iresa, la tassa sulle emissioni sonore introdotta dalla Legge Finanziaria 2013, già sospesa in Lombardia: “Avendo applicazione a discrezione regionale – entra nello specifico Solimeno –, in Lazio il costo di tale imposta è fuori misura e stiamo cercando di sensibilizzare la Regione, ma è certo che s ela tassa dovesse passare così com'è saremo costretti ad agire nelle sedi competenti per chiederne la sospensione".

Critica, infine, la questione che riguarda l’Aeroporto di Venezia: “Lo scalo Marco Polo, in un certo senso, sta limitando il proprio sviluppo – spiega il presidente -: ma questo pone un freno anche agli investimenti di quei vettori che vorrebbero espandersi su quell’area”.

Forte l’appello, infine, alla nascita di un’Authority dei Trasporti che sia operativa e competente anche in Italia: “Servirebbe a rielaborare i rapporti tra le parti, regolamentandoli – conclude il presidente Ibar -. Ma si tratterebbe di un compito realmente auspicabile solo nel momento in i tecnici che compongono l’Authority sono realmente competenti in materia”.

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