Hagger, The Lux Collective: “Con il Grand Baie di Mauritius un nuovo concetto di lusso”

di Isabella Cattoni
06/04/2022
11:21
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Il mercato del turismo di lusso non solo tiene bene, ma sta registrando numeri significativi. A confermarlo è Julian Hagger (nella foto), executive vice president di The Lux Collective, che in occasione della tappa milanese per la presentazione del LUX* Grand Baie Resort & Residences, pone l’accento sull’ottimo andamento delle prenotazioni per Pasqua. “Ci avviciniamo al tutto esaurito – ha spiegato a TTG Italia – e la ripresa su tutti i mercati internazionali è ottima”.

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In verità, il lavoro non si è mai completamente fermato, anche se negli ultimi due anni ha subito ovvi periodi di rallentamento. “Siamo pronti a ripartire, a cominciare dal LUX* Grand Baie, struttura inaugurata alla fine dell’anno scorso a Mauritius che ha introdotto un nuovo concetto di resort e di lusso a 5 stelle, profondamente innovativo e differente rispetto a quello al quale si era abituati a Mauritius”.

Un concetto di lusso che si declina a cominciare dallo stile architettonico, studiato da Jean Francois Adam, fino alla cura degli interni, realizzati sotto la guida della regina del design, Kelly Hoppen CBE, che aveva spiegato: "Quando mi è stato chiesto di partecipare all’ideazione del resort, volevo creare qualcosa che non esisteva a Mauritius, un'esperienza diversa, un'estetica completamente nuova".

Tanti i punti forti del resort, fra i quali una ristorazione attentissima ad accontentare tutte le esigenze di vegani, vegetariani e reducetariani. Particolarmente adatte ad accogliere la clientela italiana sono poi le 22 residenze parte del complesso che si compone di suite, ville, residence e penthouse: “Si tratta di una sistemazione ottimale per chi viaggia con la famiglia e vuole disporre di tutti i servizi nel pieno rispetto di privacy e comfort” spiega Hagger.

Quello sul Grand Baie non è che uno dei progetti avviati da The Lux Collective, che si concentrano su Medio Oriente e Asia-Pacifico. In fase di realizzazione c’è ad esempio un piano di sviluppo negli Emirati Arabi, a Sharjah, che vedrà la realizzazione di 45 tende di super lusso per godere appieno di una safari experience nel deserto.
Fra gli altri  punti forti dell’offerta, il resort di Phu Quoc, in Vientnam, composto da 120 overwater villas e quello di Marseillan nel Sud della Francia.

Per quanto riguarda il mercato italiano, il potenziale di sviluppo è elevato, anche se: “si tratta di un bacino che continua a muoversi molto sotto data e le prenotazioni si concentrano nei mesi invernali. Fra gli obiettivi, quello di spingere il booking anche nei mesi estivi, che restano un ottimo periodo per programmare una vacanza ad esempio a Mauritius. Certo – sottolinea Hagger – uno dei punti dolenti riguarda l’offerta dei voli, che tuttavia sta migliorando, e l’aumento dei prezzi dei collegamenti. Ma il Governo di Mauritius ci sta lavorando”.

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