Daniele Ciprì, il sogno di quel film in Cile

di Gaia Guarino
31/01/2020
08:33
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Regista, sceneggiatore e direttore della fotografia palermitano, Daniele Ciprì è complice del successo dell'ultimo film di Ficarra & Picone 'Il primo Natale'. Viaggiatore per lavoro (e per passione), sogna un film in Sud America.

Cinema e viaggi, come si destreggia in questo binomio?
Ho viaggiato tanto grazie al mio lavoro e questo mi ha permesso di conoscere tantissimi posti. Sono stato da Tokyo ad Abu Dhabi ma soprattutto ho potuto scoprire l'Italia. Amo viaggiare ed era qualcosa che sognavo di fare già da ragazzo quando invece l'unica tappa era Roma, con mio nonno. Ai tempi la capitale era il luogo più lontano da casa in cui fossi stato!

C'è una città che ha scoperto proprio grazie al suo lavoro nel cinema?
Vengo invitato spesso a presentare le mie opere, volo ovunque nel mondo e chiaramente mi fa piacere perché ho modo di mostrare ciò che faccio. Una città che ho scoperto di volta in volta è Venezia, adesso la conosco benissimo.

Di recente è stato direttore della fotografia nel nuovo film di Ficarra e Picone, 'Il primo Natale'. Dove avete girato?
Lavorare con Ficarra e Picone è stata un'esperienza unica. Abbiamo girato in Marocco e con diverse difficoltà. Quando Salvo e Valentino mi hanno chiesto di fare il direttore della fotografia, in realtà io sarei dovuto andare in Irlanda per un altro film. Ricordo le parole di Ficarra al telefono: "Che ci devi fare in Irlanda che c'è friddu?". E così siamo partiti per il deserto dove dopo le 15:00 si alzava il vento, arrivavano pietrine in faccia agli attori e dopo un po' non potevamo andare avanti. Loro due sono una coppia pazzesca e la troupe è diventata una famiglia.

Viaggia da solo o in compagnia?
Spesso viaggio da solo, ma quando vado in vacanza mi sposto con la mia compagna e lascio che organizzi lei.

Dove le piacerebbe girare un suo film?
Sicuramente Tokyo, una città che mi ha sorpreso e visivamente mi ha entusiasmato. Inoltre, il cinema asiatico mi piace molto. Però, in assoluto, è il Cile il luogo che trovo più interessante. Ha qualcosa di umano adatto al cinema. Attualmente sto invece lavorando nella mia Sicilia, sono infatti impegnato con le riprese di una serie TV di Niccolò Ammaniti.

Cosa non può mancare durante i suoi viaggi?
La musica, prima ancora di qualcosa da leggere. Dal jazz alla musica antica, è un qualcosa di fondamentale per la mia vita.

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