L'ente segue la via del trade

di Aurora Azzolini
25/03/2011
10:31
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"Gli italiani sanno che il Marocco è un Paese sicuro e stabile e il business sta procedendo come di consueto". La situazione di tensione dei Paesi nordafricani non sembra preoccupare Hamid Addou, direttore generale dell'Ente nazionale per il turismo del Marocco. "Per ora - conferma - dal punto di vista degli arrivi turistici non abbiamo subito contraccolpi negativi, dal momento che siamo allo stesso livello dello scorso anno". Anno che si è concluso con risultati superiori alle attese soprattutto per il mercato italiano, che con 210mila arrivi ha fatto segnare un incremento di 13 punti percentuali rispetto all'anno precedente. "L'Italia è al quinto posto nella top ten internazionale per numero di arrivi turistici - sottolinea Addou - e il nostro obiettivo per il prossimo anno è raggiungere i 230mila visitatori". Per ottenere un tale risultato la strada individuata dall'ente passa innanzitutto dai tour operator. "Le richieste della clientela si evolvono continuamente - sottolinea il direttore - e le nuove partnership da noi siglate con i tour operator sono nate proprio per rispondere all'esigenza di novità".

Quest'anno vedrà, quindi, la destinazione Marocco proposta, oltre che dai grandi partner storici dell'ente, anche da diversi tour operator di medie dimensioni del Centro-Sud Italia. "Tour operator - precisa Addou - che in precedenza erano specializzati nel lungo raggio e nel prodotto balneare, ma che stanno ampliando la loro programmazione verso i prodotti di medio raggio, con proposte culturali e naturalistiche che coincidono perfettamente con gli itinerari proposti dal Marocco". La collaborazione tra enti e tour operator si fa più stretta anche sul fronte della commercializzazione del prodotto. "Ai player del settore - spiega Jazia Santissi, direttrice dell'Ente nazionale per il turismo del Marocco in Italia - diamo la possibilità di pubblicare sul nostro portale internet www.marrakech.travel le loro migliori offerte con il link al loro sito. Abbiamo inoltre previsto nuove campagne di comarketing con operazioni sui media, in metropolitana e in altri circuiti di elevata visibilità". Nuove iniziative che vanno ad affiancarsi al consueto programma di roadshow e workshop e agli eductour, "che restano a nostro avviso fondamentali per dare al trade un'esperienza diretta del prodotto".

Sul fronte internazionale, invece, procede senza intoppi il business plan fissato da 'Vision 2020', il piano strategico di lungo termine che prevede di arrivare a ospitare, entro tale data, i 20 milioni di turisti generando un fatturato di 13,5 miliardi di euro e creando 470mila nuovi posti di lavoro. "Il raggiungimento degli obiettivi - specifica Addou - trasformerà il turismo nel secondo settore economico del Paese". Otto le zone turistiche individuate, di cui due dedicate al balneare (Souss Sahara Atlantico e Marocco Mediterraneo), quattro alla cultura e due allo sviluppo sostenibile: il Grande Sud Atlantico e l'Alto Atlante.

Non è prevista alcuna battuta di arresto nemmeno per il secondo passo del progetto specifico destinato al balneare: il Plan Azur. Oltre alla creazione di sei nuove destinazioni turistiche, il piano prevede infatti anche il miglioramento di località già esistenti, quali Al Hoceima, sulla costa mediterranea a Est di Tetouan, il Tamuda Bay, Cala Iris e un nuovo resort a Oued Chbika, nei pressi di Tan Tan.

Si rafforza l'intesa con gli adv

Prosegue con buoni risultati il progetto di formazione dell'ente sul web 'Esperti del Marocco'. Lo scorso anno vi hanno partecipato oltre 1.500 agenti e il sito viene continuamente aggiornato con moduli formativi nuovi. "Le adv iscritte - spiega la responsabile dell'ente in Italia Jazia Santissi - possono anche ricevere inviti personalizzati per eventi e serate dedicate agli Esperti".

Vision 2020

Lo scopo del Paese è diventare, entro il 2020, una delle prime 20 destinazioni del mondo. Entro quell'anno sono previsti 200mila nuovi posti letto e il raddoppio degli arrivi.

Pubblicato il 24/03/2011

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