Le attese della distribuzione

12/03/2018
16:57
Gli agenti chiedono un prodotto più organico e sfatano il problema della sicurezza
Vedi Mar Rosso; Vedi tutti i dossier di Corto e medio raggio; Vedi tutti i dossier
 

Attesa. È soprattutto questo che emerge delle parole delle agenzie di viaggi contattate nella grande inchiesta di TTG Italia dedicata al Mar Rosso e all’Egitto classico, prodotto amatissimo e che, dopo anni di crisi, sembra provare il rilancio.
I dettaglianti stanno aspettando che la crescita, per ora solo intravista, di realizzi compiutamente. E per arrivare a questo risultato non esitano a mettere sul piatto una serie di consigli, anche e soprattutto per il tour operating.

La fiducia non basta
“Sembra che si stia assistendo a una ripresa della richiesta di vacanze nell’area del Mar Rosso - dice Roberto Bianchi, titolare di Cosmolandia a Novi Ligure -, con una nuova fiducia da parte della clientela”. Una fiducia che ha bisogno, però, di essere sostenuta. Cosa che, fra gli altri, sta facendo Fiavet, come testimonia Letizia Maretto, titolare di Carraresi Tour a Padova: “Ci auguriamo un aumento delle vendite - dice -. A questo proposito su invito della Fiavet abbiamo dedicato alla destinazione una vetrina apposita”. Ma per ripartire davvero non bastano soltanto questi interventi, bisogna lavorare nella creazione di prodotto con un particolare attenzione, dicono i dettaglianti, al pricing. “Dopo gli ultimi eventi - spiega Francesca Di Liso, titolare di Chefren Viaggi a Bari - e mi riferisco alle cancellazioni del periodo natalizio, è più difficile proporre la destinazione, anche perché i clienti sono abituati a prezzi diversi”.

Il lavoro sui prezzi è un tema che accomuna il pensiero di molte agenzie, tanto da spingere a consigliare strategie alternative alla produzione di viaggi: “Per rilanciare la destinazione - dice Elena Barsi, responsabile viaggi per Gorgonia Viaggi e Incentive di Pescia (Pistoia) - anche nei periodi di alta stagione i t.o. dovrebbero non alzare troppo i margini, così da incentivare la ripresa”.

I prezzi un po’ troppo alti sono da imputare ad una “scarsa programmazione di voli charter” secondo Laura Brunelli de La compagnia del Mar Rosso di Milano, in specifico su Marsa Alam. E proprio un numero maggiore di voli e un po’ più di coraggio nel proporre la meta, con una maggiore pubblicità, sono le attese della distribuzione.

Le destinazioni
Fra le mete, è Marsa Alam a segnalare il maggiore incremento di richieste. “Marsa Alam è sicuramente al primo posto” dice Stefania Rizzo di Medina Viaggi, ma propone prezzi non del tutto in linea con le richieste dei clienti. “Marsa Alaa è troppo cara - sottolinea infatti Felice Canepa, titolare di Poly Viaggi a Rapallo -, mentre Sharm ha il giusto rapporto qualità/prezzo”. Sharm, però, al cliente italiano piace meno e le alternative sono state, se non sterilizzate, quanto meno molto ristrette.

In particolare, l’attenzione si concentra su Hurgada: “I tour operator hanno abbandonato Hurgada - dice Carlo Pagani della Scuola Italiana d’Immersione -, che è tutto sommato una città ‘vera rispetto a Marsa Alam o Sharm El Sheikh e dà ampie possibilità di effettuare immersioni”. Ma soprattutto rappresenta una diversificazione, che consentirebbe di gestire anche i livelli di prezzo in altra maniera.

Le agenzie però sanno che, come per tutte le destinazioni, i corsi e ricorsi storici sono dietro l’angolo e che, come spesso accade, basta attendere perché i risultati tornino. “È un paradosso - dice Lorenzo Lorenzi, titolare di Picasso Viaggi a Venturina (Livorno) -: le Canarie, che avevano sostituito il Mar Rosso, adesso subiscono un calo. Pochi voli, prezzi alti... Insomma, si ritorna alle origini”.

Pubblicità e paura
D’altro canto, le agenzie sottolineano, non senza una certa ironia, che sul consumatore italiano a farla da padrone è l’esposizione sui media. “Italian style - dice Giovanni Bini, dell’agenzia Coco La Palm di Pozzuoli -. Se la tv non ne parla allora è tutto tranquillo e si può andare”. Con buona pace delle paure e del tema delle destinazioni a rischio. Più organicamente, la situazione è rappresentata da Pierluigi Cruciani, titolare di H24 Travels a Roma: “Ci sono ancora delle piccole incertezze, ma oggi la clientela ha capito che non ci sono differenze tra andare sul Mar Rosso o a Parigi: il pericolo può essere ovunque e ci si affida alla sicurezza del Paese per la nostra salvaguardia”. C. P.

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