Quella strana estate

26/04/2023
12:53
Molti preventivi, ma ancora poche conferme in agenzia per una stagione che stenta a decollare a causa del forte rincaro dei prezzi
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“Se ci fossero più voli, faremmo sicuramente più numeri”. Se è ancora presto per tirare un bilancio dell’estate sulle spiagge italiane, non lo è per definire alcune tendenze che vanno imponendosi in agenzia di viaggi.
E sul tema scarsità di voli i rappresentanti di alcuni dei principali network non hanno dubbi: “L’offerta è insufficiente per quantità e, di conseguenza, generalmente molto cara. Si tratta di un problema serio per tutte le mete, che coinvolge oggi anche le low cost - lamenta il direttore generale del Gruppo Gattinoni, Sergio Testi -. Siamo comunque ottimisti sulle vendite del Mare Italia, che per certi versi rimane ancora quest’anno un prodotto rifugio, che infonde tranquillità. Del resto, Baleari e Grecia stanno vivendo il medesimo rincaro sul fronte dei prezzi e la competizione si sposta semmai sul Mar Rosso, l’unico in grado di giocarsela quanto a tariffe”.

Testi spezza poi una lancia sul fronte dell’incoming: “È giunto il tempo di mixare al meglio i diversi mercati. Il momento è positivo e la speranza è quella di anticipare l’apertura della stagione e posticiparne la chiusura grazie all’apporto dei mercati stranieri e dei gruppi, che stanno riprendendo con forza”.

Vision condivisa anche da Bluvacanze, il cui direttore network Antimo Russo sottolinea come “al momento il percepito sul fronte vendite sia diverso dai dati in nostro possesso. Alla sensazione che il Mare Italia stenti a decollare corrisponde infatti un volume di pratiche uguale a quello del 2019. Certo, la differenza è che quest’anno le cifre si traducono in un numero di prenotazioni inferiore a causa dell’inflazione che fa lievitare i prezzi”.

Va poi detto che su luglio e agosto il tanto atteso boom deve ancora arrivare: “Al momento i volumi per conferme sono al 40 per cento circa rispetto al consolidato 2019” dice Russo. Il che si tradurrà in “vendite last minute, con un anticipo medio di 30-40 giorni. Per ora registriamo un tasso di preventivazione elevatissimo, al quale non si associa però un adeguato volume di conferme”.

Che l’estate italiana non sia ancora decollata è opinione anche di Sarah Bogani, leisure travel specialist di Frigerio Viaggi. “Il problema sono i prezzi. Tanti clienti chiedono un preventivo, magari sulla Sardegna, per poi ripiegare su mete raggiungiobili in auto, come Puglia, Toscana o Marche. In verità riusciamo a non perdere molte pratiche spostandole dal Mare Italia al Mar Rosso, che presenta costi più accettabili. Inoltre, molti hanno accorciato la durata, che dalle 14 passa a dieci o sette notti”.

Figlia di questo trend è anche la nuova tipologia di vacanza richiesta: “Spesso include la mezza pensione, perché chi si sposta in auto preferisce poi muoversi sul territorio”. Quel che è certa è la mole enorme di preventivi: “Spesso ci vengono chieste anche 10-12 proposte su Italia, Grecia e Spagna. Ma alla fine la conferma arriva”.
Il caro trasporti ha però contribuito a riportare il cliente in agenzia, anche quello giovane e molto giovane (20/30 anni), come spiega Laura Antonioli, responsabile marketing Welcome Travel Group: “Il fenomeno del contingentamento dei voli, insieme alle tematiche legate alle garanzie in viaggio derivate da nuove normative, da novità assicurative e da nuovi scenari operativi, hanno senza dubbio riportato il consumatore ‘fai da te’ all’interno della distribuzione organizzata”.

In termini assoluti, per Welcome l’Italia è ancora la prima destinazione estiva. “Anche i mercati stranieri guardano sempre all’Italia con particolare interesse, tanto da contribuire nel processo del posizionamento del prezzo più elevato, oltre a contingentare gli spazi per il mercato nazionale” aggiunge Elisabetta Palai, responsabile commerciale leisure Welcome Travel Group.
Sulle mete infine, nessun dubbio: “Una delle più richieste è la Sardegna - precisa il presidente di Primarete, Ivano Zilio – seguita dalla Puglia, dalla Sicilia e dalla Riviera Adriatica”.
Isabella Cattoni

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