La contesa sulle spiagge italiane

di Valeria Di Rosa
06/06/2011
10:12
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Le spiagge italiane sono di nuovo in agitazione. L?avvicinarsi del 2016, anno in cui la direttiva Bolkestein impone la messa all?asta delle concessioni del demanio balneare, ha imposto al Paese un?accelerazione per sistemare la questione.
Così, con il decreto Sviluppo presentato dal ministro Giulio Tremonti solo qualche settimana fa, il Governo sembrava aver dato ascolto alle richieste dei balneari italiani, trasformando le concessioni in diritto di superficie e permettendo alle imprese del mare di avere in mano il pezzo di demanio sul quale insiste la loro azienda per un periodo di 90 anni, definendo un canone d?affitto.


Il dietrofront

Non hanno avuto neppure il tempo di festeggiare lo scampato pericolo i balneari italiani, che è arrivata la doccia fredda. Il Quirinale, prima di firmare il Dl Sviluppo, ha infatti chiesto una modifica sostanziale del testo proposto da Tremonti, per evitare di incorrere nelle ire dell?Unione Europea, che su questa questione marca stretto il Belpaese. Già nel 2009, infatti, la Ue aveva sanzionato la Penisola per la questione spiagge, che, secondo la direttiva Bolkestein, appunto, non rispettavano nella loro concessione rinnovabile i criteri di libera concorrenza stabiliti a livello europeo.
Anche in questo caso, all?indomani della presentazione del decreto, immediatamente la Ue aveva chiesto all?Italia spiegazioni in merito alla durata delle concessioni. Per stoppare sul nascere ogni tipo di contestazione, il Quirinale ha imposto e ottenuto che il testo del decreto venisse modificato riducendo drasticamente la durata delle convenzioni, e facendo passare da 90 a 20 gli anni di diritto di superficie.

Proteste contro il decreto

Davanti a questa nuova soluzione, non si sono fatte attendere le proteste dei balneari, che hanno addirittura occupato per alcuni giorni la piazza davanti al Senato per far sentire la loro voce. Intanto, i principali sindacati di categoria rivendicano un?eccezione italiana alle regole europee sul demanio. ?L?ultima versione del decreto - dice il presidente Fiba Confesercenti Vincenzo Lardinelli - non modifica, di fatto, il vero problema del rinnovo della concessione e la possibilità, dunque, di chiudere l?infrazione europea e di indire aste pubbliche per le attuali concessioni turistico balneari?. In sostanza, il sindacato sottolinea come resti ben presente il rischio che le imprese possano passare di mano in mano. Rincara la dose Riccardo Borgo, presidente del Sib, il sindacato balneari che fa capo a Confcommercio: ?Così com?è il provvedimento non è solo inutile, ma anche dannoso. Bisogna stralciarlo dal decreto e realizzare una legge quadro dedicata?.


La conferma Emilia Romagna

È la garanzia dell?estate. L?Emilia Romagna non perde terreno nelle preferenze dei turisti. La conferma arriva dall?ultimo studio sull?estate degli italiani, realizzato da Doxa per Europcar, fra le destinazioni balneari preferite dai nostri connazionali nel Belpaese, alle spalle della Sardegna si inserisce proprio l?Emilia Romagna, un grande classico della Penisola balneare.
Quello che è davvero sorprendente è la tenuta della ricetta turistica romagnola, che ormai da più di vent?anni si reinventa ad ogni stagione e convince sia il turista casalingo sia il viaggiatore straniero. Il segreto del successo lo ha rivelato, almeno in parte, l?assessore al Turismo della Regione, Maurizio Melucci, nel corso della presentazione dell?edizione 2011 della Notte Rosa. ?Questo evento è la dimostrazione che la Riviera romagnola funziona come un sistema turistico integrato - ha spiegato Melucci -. Ci sono grandi eccellenze e così la riviera può competere come destinazione turistica e balneare a livello mondiale?. Una competizione che viaggia sui servizi e anche e soprattutto sul rapporto positivo fra qualità e prezzo. Un esempio sono i pacchetti messi a disposizione del mercato incoming, in particolare quello tedesco: tutte le offerte per le famiglie, infatti, prevedono la gratuità per i bambini fino a 12 anni di età.

 

Pubblicato il 2/06/2011

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