Una risposta al mercato

di Valeria Di Rosa
23/05/2011
10:15
Vedi Croazia; Vedi tutti i dossier di Corto e medio raggio; Vedi tutti i dossier
 

È una destinazione in sviluppo la Croazia, da anni presente nei cataloghi dei tour operator, ma ancora un po' ferma sullo stereotipo di meta tagliata su misura per un target giovane e attento alla competitività del prezzo. Le agenzie di viaggi la presentano così, come un prodotto che fatica a conquistare la clientela perché poco strutturato sulle esigenze del turista italiano. La nota di fondo, secondo i dettaglianti, è che sul Paese sono mancati, fino ad adesso, investimenti forti da parte dell'industria dei viaggi italiana, che ha invece rivolto le sue attenzioni ad altre mete. Mancano, così, le condizioni perfette per spostare il turismo tricolore in massa verso la destinazione, ossia l'offerta del villaggio all inclusive e uno sviluppo di catene charter che rendano facilmente accessibili le principali mete di vacanza del Paese.


Netta è, però, sul piano trade, la discriminante territoriale. L'area adriatica d'Italia, infatti, vende decisamente bene il prodotto in agenzia: fra collegamenti diretti via mare e prossimità territoriale, i dettaglianti riescono a costruire pacchetti convincenti, che uniscono l'appeal di una destinazione balneare interessante a prezzi altamente competitivi. Diversa la situazione per il Nord-Ovest e l'area tirrenica, dove soprattutto la questione dei collegamenti frena la scelta della destinazione.


Eppure, i numeri del Paese per l'Italia non sono di poco conto. Ogni anno, dice l'Ente del Turismo, arrivano in Croazia circa un milione di italiani, e nel primo quadrimestre 2011 si è registrata una crescita del 7 per cento nel numero di ingressi nel Paese e di oltre il 10 per cento nelle presenze. In un periodo, per di più, in cui il prodotto balneare non esprime la sua forza.


Partendo da questa base, la Croazia ha messo in campo una nuova strategia, che si orienta decisamente verso il trade e l'industria turistica. Quindi,se da un lato l'upgrading delle strutture ricettive sta procedendo con un ritmo spedito, dall'altro è in corso una trattativa con un vettore low cost per definire un collegamento diretto da Roma verso il Paese, aperto ovviamente alle agenzie.
Insomma, senza adv non si cresce: è questa la linea guida alla quale sta lavorando il Paese, che ha anche in programma nel prossimo autunno l'organizzazione di un Buy Croazia dedicato proprio al trade italiano.

 

Pubblicato il 23/05/2011

Vedi Croazia; Vedi tutti i dossier di Corto e medio raggio; Vedi tutti i dossier

Commenti di Facebook