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Si chiama National Park Service e quest’anno è l’assoluto protagonista del turismo negli Stati Uniti. Fari puntati sui parchi nazionali americani in questo 2016 che rappresenta la prima tappa del cammino degli States verso il nuovo, ambizioso traguardo: cento milioni di visitatori entro il 2021.
E cento sono anche gli anni che il gestore di aree come Yellostowne o Grand Canyon, tanto per citare due dei nomi più noti, festeggia in questi 12 mesi. Una ricorrenza unica che ha spinto tutti gli Stati a puntare al massimo su queste destinazioni, per cercare di fare emergere anche le meno conosciute.
Già, perché molti non sanno che sotto l’ombrello dell’Nps ricadono anche parchi urbani e attrazioni storiche. Come l’Indipendence National Historical Park di Philadelphia, dove il 4 luglio del 1776 fu firmata la Dichiarazione d’Indipendenza e dove ancora oggi è custodita, come grande centro d’attrazione, la Liberty Bell.
Passando dalla sponda opposta, si scopre che un altro simbolo americano, il Golden Gate, altro non è che il ponte che fa parte di una delle più estese riserve naturali, il Golden Gate National recreation Area, di cui fa parte anche l’Isola di Alcatraz. Una carta che San Francisco giocherà in maniera importante per tutto l’anno.
Così come giocheranno la carta anniversario dei parchi anche molte altre destinazioni tradizionali, visitate solitamente per altre ragioni. È il caso di Miami, che mette l’accento sui suoi due parchi nazionali, Everglades e Biscayne; oppure Las Vegas, che sfrutta le sue mille luci e i mille casinò, per proporsi come gateway di lusso per i parchi nazionali dislocati tra Nevada, California e Arizona, ma situati a breve distanza dalla città: dal Grad Canyon alla Valley of Fire passando per il Colorado River.
Tra le curiosità, interessante l’iniziativa messa in campo dagli Stati del New England (Massachusetts, Maine, New Hampshire e Vermont), che condividono nel loro territorio il sentiero pubblico dei monti Appalachi, lungo 3mila chilometri: per quest’area stata creato l’A.T Hike100 Challenge, che invita tutti gli hiker a completare almeno 100 miglia.
Questa ‘selezione’ non è che una piccola parte delle proposte del centenario. Senza dimenticare però che quest’anno esistono altre ricorrenze, come quella che ci riporta dove è iniziato questo tour immaginario: i quarant’anni dall’uscita del primo film su Rocky, che portò le strade di Philadelphia in tutto il mondo.
Lino Vuotto
