Una irresistibile ascesa

22/02/2016
09:27
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Il 2015 per il Giappone si è concluso con un exploit senza precedenti per l’inbound: 19,7 milioni di visitatori stranieri, quasi il 50 per cento in più rispetto all’anno precedente e più del doppio rispetto al 2012. “Si tratta - spiegano dalla Japan National Tourism Organization - del numero più alto mai registrato dal 1964, ossia da quando l’ente del turismo ha iniziato a rilevare i dati statistici. Per la prima volta dal 1970, inoltre, i visitatori stranieri nel nostro Paese hanno superato i giapponesi in uscita”.

Circa un quarto di loro è giunto dalla Cina, più del doppio rispetto al bilancio dell’anno prima. Anche il nostro mercato ha fatto registrare un primato assoluto; per la prima volta, infatti, gli italiani hanno superato la soglia dei 100mila arrivi, chiudendo l’anno a quota 103.200, cifra che rappresenta un incremento del 28,1 per cento rispetto all’anno prima. Altrettanto incoraggianti le cifre delle spese turistiche diffuse dalla Jnto: 30 miliardi di dollari, pari allo 0,5 è per cento dell’economia del Paese.

A questo punto anche il primo ministro Shinzo Abe si è visto costretto a rivedere al rialzo gli obiettivi per il 2020, anno in cui Tokyo ospiterà i Giochi Olimpici. Le previsioni di due anni fa erano, infatti, di arrivare a ospitare 20 milioni di turisti ma, dopo i risultati record del 2015, Abe è arrivato a parlare addirittura di 30 milioni.

Il Paese del Sol Levante è, dunque, preso di mira da un vero e proprio esercito di turisti e rischia di non riuscire a gestirli, se non con grande difficoltà. Entro il 2020, infatti, dovrà far fronte all’insufficienza della ricettività alberghiera e l’analisi di Mizuho Financial Group, una delle tre banche maggiori del Giappone, indica che per arrivare a ospitare 25 milioni di visitatori il Paese avrà bisogno di 41mila camere aggiuntive, per un investimento stimato in 4,9 miliardi di dollari.

Un investimento che va fatto subito, pena un clamoroso flop per l’inbound nel Paese. Il Governo sta correndo ai ripari il più velocemente possibile e ha già stanziato decine di milioni di dollari per far fronte alla situazione.

Stefania Galvan

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