Il nodo pricing

09/04/2014
17:21
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Piace, e molto. Ma i prezzi sono un freno. “Ho molte richieste e poche conferme” dice in sintesi Vanessa Safot, addetta vendite di Punto nel Mondo a Roma. “Non è una meta fra le più economiche - spiega Flavia Savoia, addetta vendite di Barracuda Travel a Napoli - e forse per questo da noi non è molto richiesta”.

Fra richieste che non si concretizzano e altre che neppure arrivano, un’analisi sui costi della meta arriva da Franco Speranza, titolare di Lunettes Viaggi a Milano. “Quello che costa molto in Giappone sono i servizi accessori - dice -: trasferimenti, tour in italiano privati, assistenza hanno un prezzo notevole. Senza contare le sistemazioni alberghiere tipiche giapponesi, che sono molto belle, ma si pagano, così come i ristoranti di lusso”.

Discorso diverso è quello che riguarda i treni superveloci: “È vero, le corse singole sono decisamente costose - dice Davide Deservienti, general manager di Viaggio in Giappone a Torino - ma il Japan Rail Pass, al contrario, è conveniente, e premette l’utilizzo illimitato di questi mezzi di trasporto con i quali muoversi nel Paese è estremamente facile e confortevole”.

Malgrado tutto, il costo rimane un discrimine: “È un viaggio impegnativo - dice Alessandra Parmisani, titolare di Trips Viaggi a Roma - anche perché, eliminando pochi veri viaggiatori, non è così facile per i clienti affrontare una meta come questa senza assistenza. E poi la vita in Giappone è cara”.

Un mito da sfatare, secondo Deservienti: “Non è vero che la vita sia così cara, soprattutto da quando abbiamo l’euro. Per esempio, un dato che stupisce i nostri clienti quando arriva in Giappone è quanto sia economico mangiare nei locali. Certo, se uno sceglie ristoranti di lusso, è un altro discorso. Ma questo vale anche in Italia”.

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