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È una meta che continua ad affascinare gli italiani e le richieste in agenzia sono sempre numerose. Il Sudafrica macina buoni numeri anche in tempi difficili per il turismo in generale sul mercato italiano.
“Intendiamoci, non è un prodotto di massa - precisa Danilo Gorla, responsabile prodotto di Kibo Viaggi a Biella -, ma le richieste ci sono e si vende bene”.
I punti di forza
Il Paese sicuramente beneficia di un doppio appeal. “Non è l’Africa nera, nè sono gli Stati Uniti - dice Sofia Brandolese, titolare di Padiglioni Lontani a Como -. E alle volte questo può lasciare qualche perplessità nei clienti, che hanno magari aspettative errate”.
Ma in realtà questa duplicità è un punto di forza: la destinazione, infatti, offre un assaggio di un’Africa un po’ più edulcorata rispetto ad altri Paesi dell’area e, nello stesso tempo, permette di fare un’esperienza di viaggio con standard di altissimo livello. “La qualità è sempre molto alta - aggiunge Brandolese di Padiglioni Lontani -, anche se i prezzi sono leggermente più convenienti. Non è comunque una meta che si è massificata”.
Questione prezzi
Il Sudafrica è meta che sempre ha affascinato il mercato italiano, ma l’ostacolo maggiore negli anni passati per uno sviluppo deciso dei flussi sulla meta, secondo le agenzie, sono stati i prezzi. Un passaggio che sembra essere alle spalle. “I prezzi sono calati - dice Prisca Guidi, addetta vendite di Ananas Viaggi a Busto Arsizio (Varese) - anche grazie agli investimenti del tour operating italiano. In particolare, lo scorso anno c’è stata una forte promozione su un prodotto dedicato in specifico al target giovani, che consentiva di realizzare un viaggio ‘basic’ nel Paese con una spesa davvero contenuta”.
Promozioni a parte, che la destinazione sia diventata più accessibile è parere abbastanza diffuso: “Certo - dice Fabio Leuzzi, direttore tecnico di Mamakilya Viaggi a Lecce - dipende da cosa si vuol fare. Ci sono circuiti differenti e altrettante differenze di prezzo”.
Investimenti economici
Resta comunque un viaggio che prevede un impegno economico non indifferente: “Un pacchetto che comprenda un tour, un safari e i voli interni costa circa 4mila euro a persona - spega Morena Strazzulla, titolare di Natives Travel a Catania -. Ci sono sicuramente anche formule più economiche, ma certo andare fino in Sudafrica e poi rinunciare al safari per risparmiare è un controsenso”. Così, le cifre, se si vuole visitare il Paese in modo completo, sicuramente lievitano. Così come il tempo necessario per il viaggio. “È comunque un prodotto impegnativo - sottolinea Fabrizio De Fazio, contitolare de La Camilluccia Viaggi a Roma - soprattutto per il tempo necessario per effettuare un tour. Almeno 15 giorni, altrimenti non ne vale la pena”.
Parte del merito di una maggiore competitività del prodotto va ai tour operator. “Ci sono buone proposte da parte degli operatori - dice Alessia Chinello, titolare di Maniaci dei Viaggi a Villasanta (Monza e Brianza) - e si vende bene il fly & drive, anche grazie ai maggiori collegamenti introdotti sul Paese”.
