Un mare per molti target

di Cristina Peroglio
31/01/2012
15:32
L'area mantiene il suo appeal grazie soprattutto a un'offerta diversificata che risponde alle esigenze di numerosi segmenti, dal middle all'upper level
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Con una crescita fra il 4 e il 5 per cento sul 2010 i Caraibi si sono confermati una delle aree turistiche in grado di mantenere la rotta salda, incassando l'arrivo di nuovi turisti. Un salto in avanti deciso è stato quello di Cuba, che continua a mantenere trend di crescita in costante incremento, facendo registrare nei primi 9 mesi del 2011 un +8,4 per cento di arrivi. Malgrado l'ottima progressione, l'Isla Grande non riesce a scalzare dal podio la Repubblica Dominicana, che con i suoi 3 milioni 702mila 997 turisti ha chiuso il 2011 con una crescita del 5,1 per cento sull'anno precedente e mantiene la leadership sull'area. Più staccata la Giamaica, terza grande isola: fra gennaio e luglio, infatti, l'incremento di arrivi sull'anno precedente si ferma al +2,7 per cento, per 1 milione e 248mila turisti. Ma accanto al successo delle isole maggiori, il 2011 ha anche segnato una crescita delle Antille, delle Vergini Britanniche e delle Usvi: insomma, di tutti quei Caraibi minori che affiancano l'autenticità dell'offerta all'esclusività del prodotto turistico. A livello globale, gli aumenti più incisivi sono stati registrati da Antigua, con un +12 per cento, da Curacao, con un +15,7, dalle Cayman a +7,3 e da Barbados, a +7,2. La scoperta delle piccole isole è un fenomeno che non ha escluso il mercato italiano. Malgrado i venti di crisi, infatti, la fascia dei big spender ha scelto di abbandonare le destinazioni tradizionali per scoprire nuovi lidi. Indicativo, in questo senso, il caso di Barbados, una destinazione che non ha mai riscontrato un successo di massa sul nostro mercato. Il 2011, invece, ha visto una svolta: l'incremento di arrivi dall'Italia si è attestato su una media dell'11 per cento, con un picco del +23 per cento nel solo mese di agosto. Accanto a questo, anche Cuba e Repubblica Dominicana hanno registrato incrementi negli arrivi dall'Italia: probabilmente una parte dei flussi diretti verso il Nord Africa si è riposizionata sulle grandi isole dei Caraibi, mentre il turismo up level si è spostato sulle destinazioni meno frequentate. In quest'ottica, assume un valore di primo piano l'operazione dell'Aga Khan, che fra la primavera del 2011 e gennaio 2012 ha inaugurato il suo Yacht Club Costa Smeralda in versione caraibica, scegliendo proprio una delle isole minori dell'area, Virgin Gorda nelle Bvi. Un complesso di marina, resort e real estate upper level, per pochi ricchi o, forse, per un mercato che si sta ampliando.

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