Altri articoli nel Travel Guide
Tengono le vendite sui Caraibi, sostenute dalle nuove destinazioni e dalla ripresa del Messico, mentre Repubblica Dominicana e Cuba perdono un po' del loro smalto. È questa la fotografia del prodotto secondo le agenzie italiane nell'inverno 2010/2011 secondo i dati del sondaggio lanciato da TTG Italia, che evidenzia un quadro di sostanziale stabilità nelle pratiche realizzate, ma una nuova mappa delle destinazioni richieste.
La vendita del prodotto Caraibi ha registrato una stabilità per oltre il 51 per cento delle agenzie italiane, ma il 28 per cento degli agenti sottolinea di aver riscontrato una crescita nelle richieste. Il dato è significativo, soprattutto se legato alle segnalazioni della distribuzione, che evidenziano come sia stata determinante nella tenuta del prodotto la scoperta delle piccole isole, da Santa Lucia ad Antigua, da Aruba a Curacao. Certo, fra i dettaglianti c'è chi sostiene che i Caraibi non sono difficili da vendere, perché rappresentanto l'immagine perfetta della vacanza da sogno, ma è evidente che le rotte dei clienti sono cambiate e puntano alla ricerca di alternative magari economicamente meno appetibili ma sicuramente più lontane dai circuiti di massa.
L'intera area caraibica viene idetificata dalle agenzie come una destinazione multitarget, che può rispondere alle esigenze di un ampio range di clienti. Nello stesso tempo, però, i dati del sondaggio mostrano una schiacciante maggioranza di risposte che individuano il valore medio della pratica compreso fra i 1000 e i 3000 euro, un livello di costo che inquadra un target medio alto di clientela. In seconda battuta, per quasi il 20 per cento delle agenzie, il valore medio di una vacanza nei Caraibi si inserisce in un range compreso fra i 3000 e i 5000 euro. Segno evidente che l'emergere di nuove destinazioni, come le Piccole Antille, ha forzatamente spinto verso l'alto le fasce di prezzo per accedere al prodotto.
Pubblicato il 31/01/2011
