Recuperare fiducia, mission per il Paese

di Silvia De Bernardin
11/11/2013
13:09
Vedi Kenya e Tanzania; Vedi tutti i dossier di Lungo raggio; Vedi tutti i dossier
Leggi anche: Kenya

“Il Paese è sicuro". Dopo i fatti di Nairobi nel mese scorso, il Kenya Tourist Board ripete come un mantra il messaggio e punta su tour operator e agenzie di viaggi per tranquillizzare il mercato italiano.

Obiettivo non di poco conto se si considera che, con 37mila 239 arrivi nei primi sei mesi dell’anno, il Belpaese si conferma al terzo posto nella classifica degli arrivi internazionali dopo Gran Bretagna e Stati Uniti.

“Non abbiamo avuto disdette nell’immediato, ma la nostra preoccupazione è sul medio termine. Per questo - spiega la responsabile del board per l’Italia Serena Valle - parliamo continuamente con operatori e dettaglianti, li aggiorniamo sulla situazione e li rassicuriamo sul fatto che quello che è successo non ha avuto strascichi. È con loro - sottolinea - che vogliamo studiare la strategia migliore per affrontare questo momento, perché sono loro che conoscono le esigenze espresse dai clienti”. Intanto, per il 2014 il Governo del Kenya ha deciso di mettere il turismo in cima all’agenda politica “identificandolo come una delle attività chiave in grado di contribuire positivamente all’economia della nazione - annuncia Mureithi Ndegwa, managing director dell’ente -. In questo senso, sarà aumentata la capacità in termini di camere e il Ktb si assocerà ad altri stakeholder nel supportare le strutture il cui scopo è promuovere il turismo sostenibile”.

La parola d’ordine, sul fronte del prodotto, sarà ‘diversificazione’, per attrarre nuove nicchie di turisti e articolare il posizionamento del Paese sul mercato. “Il Kenya è spesso identificato solamente con Malindi e i safari quando, invece, rappresenta una destinazione perfetta anche per vacanze culturali, golf, avventura, sport acquatici e viaggi di nozze. Tutti prodotti - spiega Valle - che gli operatori in molti casi hanno già, ma che sono ancora poco conosciuti”.

Il board pensa a una strategia di promozione a doppio binario: “Il nostro canale privilegiato - sottolinea - è il trade. Rilanceremo a breve il nostro training online rivolto agli agenti di viaggi, per far conoscere tutti i plus della destinazione e aiutarli a vendere un Kenya diverso”. Per il consumatore finale, invece, la diversificazione sarà messa in evidenza attraverso i social media, soprattutto sulla pagina Facebook in italiano di Ktb, che conta oggi quasi 4mila fan.

Vedi Kenya e Tanzania; Vedi tutti i dossier di Lungo raggio; Vedi tutti i dossier Leggi anche: Kenya

Commenti di Facebook