La luna di miele nelle agenzie: un patrimonio rimasto intatto

di Aurora Azzolini
15/04/2011
14:26
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"Sposi, grazie di esistere!". Rivela tutta l'importanza del segmento questa esclamazione di Salvo Cambria, responsabile vendite di Conca d'oro Viaggi.

I viaggi di nozze continuano a rimanere uno dei punti di forza per il business della distribuzione italiana, e il sondaggio lanciato da TTG Italia sul prodotto conferma un trend che sembra non esaurirsi. "Fortunatamente - dice Arvid Alexander Canepa, addetto vendite di Poly Viaggi - i viaggi di nozze reggono e gli sposi si affidano completamente all'agenzia".

Il segmento, quindi, tiene e conserva anche la caratteristica di prodotto con un valore medio a pratica alto: un dato che permette alle adv di realizzare margini interessanti e di far quadrare i conti a fine anno. Il 73 per cento dei dettaglianti segnala, infatti, come il valore medio della pratica si attesti su un valore compreso fra i 5 e i 10mila euro, mentre la fascia upper level, oltre i 10mila euro di investimento, resta appannaggio di una ristretta cerchia di agenzie di viaggi, con un 2 per cento di risposte.

Resta molto forte, quindi, la percentuale dei dettaglianti per cui il segmento lune di miele è un prodotto con un alto valore aggiunto, al quale vanno dedicate molte attenzioni. "I viaggi di nozze - rivela infatti Barbara Zelle, product manager per Cividin Viaggi - sono un segmento sul quale continuiamo a investire con eventi e presentazioni dedicate, per coinvolgere gli sposi e dare loro nuove idee di viaggio. Questo crea anche un legame di fiducia con l'agenzia e aiuta a fidelizzare i clienti".

Rispetto ai dati dello scorso anno, però, si evidenzia un calo quasi impercettibile, un 2 per cento, sulla fascia più alta della clientela, mentre il sondaggio mostra uno slittamento della domanda verso un livello di spesa più contenuto. Per un quarto delle agenzie che hanno risposto, infatti, il valore medio di un viaggio di nozze si attesta sotto i 5mila euro, con un salto verso il livello più basso della scala di 7 punti percentuali rispetto al sondaggio del 2010.

La sensazione dei dettaglianti è che, anche sul viaggio della vita, i clienti abbiano iniziato a guardare al prezzo, con una maggiore attenzione al risparmio rispetto all'anno precedente.
"Il settore - dice Giuseppe Zampino, titolare di Zampino Viaggi - si sta equiparando a tutto il mercato del turismo: poche persone ormai intendono coronare il proprio viaggio con mete importanti. Basta pensare che circa il 70 per cento dei clienti in viaggio di nozze attende anche le promozioni".

Diverso, invece, l'andamento per quanto riguarda l'incidenza del segmento sul fatturato globale. Cresce il numero di chi sottolinea il peso forte del prodotto sul proprio giro d'affari: le agenzie che vedono oltre il 30 per cento del proprio business generato dai viaggi di nozze sono, infatti, il 17 per cento dei partecipanti al sondaggio.

Nel 2010 il dato non era confrontabile, perché lo share massimo era collocato al 40 per cento del giro d'affari, ma è inequivocabile che ci sia stata una dinamica di spostamento verso l'alto del peso del segmento sul fatturato delle agenzie di viaggi.

Ne è dimostrazione la contrazione del dato più basso nel range proposto: mentre il sondaggio 2010 vedeva il 49 per cento dei dettaglianti sostenere che gli honeymooner rappresentavano meno del 20 per cento del proprio fatturato, i dati del 2011 mostrano una riduzione di 9 punti percentuali di questa categoria. Infine, il 43 per cento della agenzie stima il peso del segmento sul suo fatturato fra il 20 e il 30 per cento, una media alta che sottolinea la decisa incidenza degli honeymooner sul business aziendale.

Pubblicato il 14/04/2011

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