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Prodotto cassaforte per le adv, i viaggi di nozze anche quest’anno confermano la loro importanza nel business dei dettaglianti italiani.
Il sondaggio lanciato da TTG Italia mostra, ancora una volta, la forte incidenza sul fatturato dei punti vendita delle lune di miele, con un 13 per cento di agenzie che conferma come il segmento rappresenti oltre il 40 per cento del loro business. Anche per quanto riguarda la redditività, le agenzie non hanno dubbi: le pratiche si collocano nel range compreso fra i 5mila e i 10mila euro per il 72,3 per cento dei partecipanti al sondaggio, e un fortunato 4,5 per cento gestisce viaggi che superano i 10mila euro.
Un dato, quello del sondaggio, tutto sommato prevedibile: che i viaggi di nozze siano uno dei caposaldi del business agenziale, è fuori discussione da anni. Quello che emerge, mai come quest’anno, è la difesa sempre più incisiva del ruolo delle agenzie nel mercato degli honeymooner. Sono perentori, infatti, i commenti degli adv, sulla necessità tutta interna alla categoria di gestire al meglio queste pratiche, per valorizzare competenze e professionalità del settore e, per quanto è possibile, fidelizzare la clientela.
La presa di coscienza che la battaglia contro la disintermediazione si vince solamente puntando sulla professionalità è la novità dell’anno per quanto riguarda le lune di miele. Al di là della ricerca del prezzo più basso, al di là della crisi economica e delle difficoltà di gestione delle liste nozze, complicate ancora di più dalla questione della tracciabilità, quello che conta, dicono le agenzie, è curare il cliente per assicurarsi il futuro.
