La professionalità degli adv

19/03/2012
14:02
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“Il segmento viaggi di nozze è basilare per l’agenzia, perché permette di esprimere al meglio la professionalità dell’agente e di garantire un margine molto alto di profitti".

Antonella Nipoti, di Viaggi d’Autore a Mortara (Pavia), riassume i due concetti chiave che il sondaggio sui viaggi di nozze 2012 lanciato da TTG Italia mette in luce: la difesa della professionalità delle adv e la difesa dei fatturati. Gli agenti sono un fronte unico nel sostenere che le lune di miele sono il prodotto in cui meglio e di più si può sviluppare tutta la differenza della professionalità messa in campo, e nel medesimo tempo riconoscono ai viaggi di nozze il ruolo di prodotto di punta per il loro fatturato.  

“Il fatturato che deriva dai viaggi di nozze – spiega infatti Michela Marmugi, contitolare di Mayaplaya Viaggi a Montopoli in Valdarno (Pisa) – è diventato per noi fondamentale, proprio perché, nell’epoca del fai da te online, la luna di miele rimane un viaggio che le coppie ritengono di non poter lasciare al caso e per il quale sentono il bisogno di rivolgersi a dei professionisti”.

Il giro d’affari
I risultati del sondaggio lanciato da TTG fra le agenzie italiane confermano appieno questa tendenza. Per il 44,6 per cento delle agenzie, infatti, i viaggi di nozze rappresentano una quota compresa fra il 20 e il 40 per cento del fatturato.

Più interessanti i numeri relativi alle due opzioni estreme proposte nella domanda: crescono, infatti, rispetto al sondaggio 2011, le adv che sostengono che il giro d’affari legato agli honeymooner rappresenti meno del 20 per cento del totale del loro business, passando dal 40 al 42,4 per cento.  Allo stesso tempo, si registra un incremento deciso sul fronte esattamente opposto. Rispetto all’indagine 2010, quando i dati proposti erano perfettamente comparabili, la percentuale di chi imputa ai viaggi di nozze olte il 40 per cento del proprio giro d’affari è più che raddoppiata: è, infatti, il 13 per cento delle agenzie, contro il 6 del sondaggio di due anni fa.

Le risposte
Che cosa sia successo sembra essere messo in luce, almeno in parte, dalla domanda relativa alla spesa media per pratica. Secondo le risposte delle agenzie, infatti, per il 72,3 per cento il viaggio di nozze si colloca in una fascia di prezzo compresa fra i 5mila e i 10mila euro, un valore pressoché stabile rispetto all’anno precedente, ma sicuramente in calo rispetto ai dati del 2010, quando il 78 per cento inquadrava il valore medio all’interno di questo range.

La differenza la fanno, come per la risposta sul giro d’affari, gli estremi. Secondo il 23,2 per cento dei partecipanti all’indagine di TTG, infatti, le pratiche si fermano a valori inferiori ai 5mila euro, un numero che rappresenta un aumento di quasi 5 punti percentuali rispetto al 2010, ma, al contrario, un calo di circa 2 punti rispetto al 2011, dove la spesa minima era segnalata come predominanate dal 25 per cento delle agenzie. Per contro, rispetto all’anno scorso sono in aumento, di un buon 2,5 per cento, le agenzie che segnalano come per i viaggi di nozze si sia disponibili a spendere di più: per il 4,5 per cento dei rispondenti, infatti, il valore medio a pratica si colloca oltre i 10mila euro.

Opinioni a confronto
“La crisi non aiuta - dice Claudia Morandini, titolare di Macrocosmo Viaggi a Chiari (Brescia) - visto che il prezzo pare essere l’elemento determinante nella maggior parte dei casi”, una constatazione a cui aggiunge altri dettagli Claudia Tesei, titolare di Mondo Universo Viaggi a Roma: “Negli ultimi due anni il segmento sposi è andato diminuendo - dice -. La situazione attuale di crisi vede, infatti, i giovani in prima persona pagare lo scotto più alto, con contratti poco remunerati  se non proprio la mancanza di lavoro. I giovani convivono se riescono e si sposano spendendo il meno possibile”.

Proprio come nelle risposte al sondaggio, però, anche fra i pareri degli agenti si avverte la sempre più netta polarizzazione del mercato, anche sul prodotto luna di miele. “Il viaggio di nozze - spiega Lorenzo Lorenzi, titolare di Picasso Viaggi a Follonica (Grosseto) - è una delle poche tipologie per le quali i clienti sono ancora disposti a non badare a spese e a lasciarsi consigliare da chi sta dalla parte opposta del bancone. È per questo che puntiamo molto sul segmento offrendo servizi personalizzati”.

Una strategia, quella della specializzazione, che è molto diffusa fra gli adv, tanto da diventare una linea di business vera è propria, con programmazione di lungo periodo. “Si comincia a lavorare alle lune di miele già da novembre o dicembre per l’anno successivo - dice Giovanni Cassano, titolare di Clarodà Viaggi a Valenzano (Bari) - e molto spesso i t.o. sono impreparati nel dare i preventivi”.

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