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Se il matrimonio all’estero è la nuova tendenza del 2013, lo è ancora di più per chi si unisce in seconde nozze. Secondo Cartorange, infatti, circa il 30 per cento delle coppie che si sono rivolte ai consulenti di viaggio per scegliere una cerimonia all’estero è, infatti, alla seconda unione.
È un dato che trae la sua spinta dai numeri generali delle separazioni e dei divorzi: secondo il rapporto Istat ‘Separazioni e divorzi in Italia’, pubblicato nel maggio 2013, infatti, le unioni che arrivano a termine hanno avuto un aumento esponenziale nel corso degli anni. Nel 1995, su mille matrimoni erano 80 quelli che si concludevano con un divorzio; nel 2011 le rotture delle unioni erano 182 su mille nozze.
La crescita dei divorzi comporta nuovi stili di vita, nuove forme famigliari e soprattutto una nuova categoria di utenza.
Divorzio significa infatti e sempre più spesso seconde nozze: dopo un matrimonio che finisce male cresce la quota di donne e uomini che decidono di affrontare questo percorso nuovamente.
Le coppie in seconde nozze si contraddistinguono per avere una maggiore chiarezza sulle scelte cruciali relative alla cerimonia e al viaggio, e spesso hanno una disponibilità economica maggiore rispetto alle giovani coppie. Rispetto a queste, sono sicuramente meno vincolate alle scelte della famiglia d’origine.
Nei confronti del viaggio di nozze, in particolare, le preferenze vanno in due direzioni diametralmente opposte. Da un lato, c’è chi si svincola dagli impegni anche di tipo famigliare per concedersi il viaggio di una vita in una destinazione da sogno come Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Polinesia. Dall’altro, invece, ci sono coppie che scelgono di interpretare il viaggio di nozze come una vacanza per tutta la famiglia e scelgono quindi prodotto mare o mete di interesse culturale.
