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Rappresenta un giro d’affari complessivo di 315 milioni di euro, con 6mila matrimoni di stranieri celebrati in Italia nel 2012 che hanno portato un milione e 221mila presenze.
I dati del wedding tourism nella Penisola, elaborati dalla Jfc di Massimo Ferruzzi in un’analisi del mese di giugno 2013, presentano l’immagine di un mercato soprendentemente ricco e in buona forma con inglesi, russi e americani in prima fila per aggiudicarsi le location di charme del Belpaese. Fra le destinazioni preferite la Toscana, con il 43,5 per cento delle preferenze, seguita da Costiera amalfitana, Umbria e Veneto.
Ma non sono poche le località italiane che si stanno affacciando sul mercato del wedding.
Una delle iniziative più interessanti della Penisola è quella messa in campo da Palermo. L'Authority del turismo della città siciliana, infatti, ha lanciato 'Palermo I Do', un progetto dedicato al segmento wedding tourism e rivolto in particolare ai bacini giapponese, americano ed europeo. Il Comune dà, infatti, la possibilità di vivere il giorno più importante della vita dei futuri sposi in una delle tante location di prestigio che offre il capoluogo siciliano. Oltre alle due sedi preposte alla celebrazione di matrimoni civili, i locali della Real Fonderia e la Chiesa di San Mattia di prossima apertura, infatti, la coppia potrà sceglierne di inedite.
Un’altra proposta arriva da Ostia, che cerca di valorizzare la sua vicinanza alla Capitale e, allo stesso tempo, la sua vocazione principale, legata al balneare. Così, la citta laziale ha sdoganato la possibilità di sposarsi direttamente in spiaggia con la nascita di una casa comunale sulla sabbia.
