Un prodotto senza crisi

di Domenico Palladino
15/12/2009
17:37
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Il prodotto mercatini di Natale non conosce crisi. Lo testimonia l'impegno delle destinazioni radizionali, che continuano a investire sul settore, e l'ingresso di nuove mete sul mercato. Elementi che confermano il continuo successo di un prodotto che ogni anno attrae un numero sempre maggiore di viaggiatori.

Tra i motivi di successo di questo particolare prodotto, stando a quanto emerge dalle agenzie di viaggi intervistate da TTG Italia, vi è in particolar modo il fatto di adattarsi alle esigenze di ogni tipologia di clientela. Si va dalla giornata singola in destinazioni di prossimità, al classico pacchetto da 4 giorni e 3 notti, una formula che quest'anno sta premiando in particolare il ponte dell'8 dicembre.

In qualsiasi caso, il target di riferimento primario per i mercatini di Natale è rappresentato dai gruppi e per le agenzie di viaggi italiane questo aspetto rappresenta una prospettiva interessante. I volumi di vendite non sono altissimi, ma oggi forniscono una garanzia che vale la pena coltivare con attenzione per garantirsi bacini e entrate aggiuntivi anche in bassa stagione. Un altro elemento importante che caratterizza questo prodotto è rappresentato dalla prenotazione anticipata, una costante nelle vendite.

Sul fronte delle destinazioni la tradizione dell'asse Trentino Alto Adige-Austria-Germania continua a rappresentare il nucleo forte dove si concentra la gran parte della domanda. In questo caso però i repeater cercano alternative e per i dettaglianti si apre la possibilità di creare pacchetti con tour alla scoperta di luoghi vicini o esperienze aggiuntive.

Non mancano, però, le new entry in Italia e all'estero e aumentano le richieste anche per le città dell'Est Europa, per un city-break alternativo. Tornando sulla Penisola chi si avvantaggia maggiormente sono le agenzie del Centro-Nord, mentre il numero delle vendite diminuisce man mano che si scende lungo lo Stivale.

Il prodotto, comunque, si presenta con una formula adatta non solo al target famiglie e con un costo contenuto. Due caratteristiche che, sicuramente, hanno contribuito al suo continuo successo nel corso del tempo e alla sua capacità di resistere anche alla crisi che ha contraddistinto il comparto quest'anno.


Spesa contenuta l'asso vincente

Una spesa contenuta e ancora alla portata delle tasche di tutti. Vista la tipologia di viaggio, che presuppone il trasferimento in pullman e la possibilità di distribuire i costi di trasporto tra gruppi di persone anche numerosi, il prodotto mercatini di Natale si mantiene appetibile per un ampio bacino di clienti.

Per una sola giornata si possono spendere dalle 50 euro di Torino, con partenza in direzione Francia o Trentino, alle 60 di Firenze, sempre in direzione delle mete dolomitiche. "Per tre giorni nel Tirolo ci vogliono invece circa 300 euro" precisa il fiorentino Dimitri Baldi, uno dei titolari Centostelle. Da Roma la spesa sale leggermente e "si attesta su una media di 400-500 euro per tre o quattro giorni. Dipende dal fatto che sia necessario o meno prendere il volo" spiega Claudio Capradossi, responsabile di Emozionando.

"Da Pescara si paga sui 400 euro per tre notti al Ponte dell'Immacolata" interviene Roberto Zaffiri, titolare di Circuito viaggi, dalla cittadina che si affaccia sull'Adriatico. Il prezzo scende notevolmente quando la partenza si sposta più a Nord, come a Genova. "Per una notte - specifica Fabrizio Grando, titolare dell' agenzia Bubble viaggi, dalla città della lanterna - si possono spendere circa 160 euro, mentre per due pernottamenti la spesa è pari a circa 200 euro".

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