Eidos, adv senza vetrina
Gli agenti segreti di TTG

di Amina D'Addario
16/02/2016
09:45
 

Non ha una vetrina su strada perché è convinta che non abbia più senso "pagare affitti esorbitanti per stare in centro città", ma un ufficio all'interno di un palazzo dove accoglie la clientela per lo più su appuntamento. E soprattutto fa pagare i preventivi.

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Stefania Schirru, 30 anni, e un'agenzia - la Eidos Viaggi - aperta nel novembre del 2013 a Selargius, comune con poco meno di 30 mila abitanti attaccato a Cagliari, è una dettagliante che ha scelto di cambiare. E che, senza avere alle spalle l'esperienza pluridecennale vantata da altri colleghi, ha impostato il suo lavoro su basi profondamente diverse.

Da banconista, racconta a TTG Italia, "ho sperimentato tutta la frustrazione che si prova quando si passano tante ore a fare preventivi a vuoto". Per questo, "quando ho aperto la mia agenzia e mi sono chiesta quale fosse la strada da seguire ho voluto che i preventivi fossero a pagamento. Un prezzo accessibile, che poi viene scontato dal pacchetto, ma che mi consente di lavorare più serenamente, sapendo che il mio tempo non andrà in ogni caso sprecato". Una conquista a cui si aggiunge un altro vantaggio. "Farsi remunerare come accade per un qualsiasi professionista è anche un modo per scremare i clienti e scoraggiare quelli che, per risparmiare magari solo 10 euro, fanno il giro delle agenzie della città".

Ma come è stata accolta questa novità? "Alcuni l'hanno presa male, altri bene. Ma pensare che un'agenzia possa continuare a guadagnare solo dalla vendita di un viaggio - sostiene Stefania - è riduttivo, bisogna piuttosto imparare a guadagnare anche dalla consulenza che si offre e che, quando è accurata, lascia un valore aggiunto al cliente".

Diverso è anche l'approccio al cliente. "Il primo contatto avviene di solito per telefono o per mail, poi si  fissa un appuntamento, proprio come si fa con un avvocato o con qualsiasi altro professionista". Questo, precisa, "mi dà modo di arrivare più preparata, con delle proposte di viaggio già buttate giù e offrire, quindi, un servizio più accurato". E a cambiare è anche l'orario, sulla carta meno esteso di un punto vendita tradizionale, ma di fatto più flessibile "per allinearsi alle esigenze di chi lavora come me".

Impostare l'attività su questi presupposti non ha comunque impedito all'agenzia, che conta un sito Facebook con quasi 3.600 fan e una presenza su Twitter e su Google+, di diventare popolare. "Qui - spiega Stefania - entra in campo la mia formazione universitaria. Ho studiato comunicazione e vengo da quel tipo di cultura che ritiene che stare sui social sia fondamentale per qualsiasi attività commerciale, tanto più per quelle legate al travel. Per questo - aggiunge - cerco sempre di gestire questi canali in maniera assidua, dando informazioni anche utili".

Scegliere di andare contro corrente non è, però, sempre stato facile. "Sicuramente non è stata una passeggiata di salute. Il primo anno è stato molto duro, perché dovevo fare conoscere un'agenzia nuova sotto molti aspetti. Ma oggi che posso contare su clienti che mi scelgono non solo per la vicinanza, ma anche per la consulenza che offro, mi capita di raccogliere delle soddisfazioni". E poi aiuta il non dovere più compilare preventivi a vuoto.


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