Agenti segreti TTG
ll coraggio di Filippo

22/02/2016
09:00
 

L'importante, a volte, è avere il coraggio di cambiare strada. Imboccare la via, valutare i risultati e, quando serve, fare marcia indietro. Così può capitare di essere titolari di un’impresa tessile e poi, all’età di 34 anni, lasciare tutto per aprire un’agenzia di viaggi  (“Non ho mai fatto il dipendente… e non so se sia un bene o un male”) con annessa libreria a tema turistico.

Idea geniale? Forse no. Ma, anche in questo caso, nessun problema: si mantiene il business che funziona, ovvero quello dell’agenzia di viaggi, e si lascia quello meno redditizio, ovvero la libreria.

Questa, in sintesi, la vicenda professionale di Filippo Baroncelli (nella foto), titolare di Panciatichi Travel, in centro a Pistoia. Che, arrivato a 40 anni, può già contare un curriculum imprenditoriale che spazia, appunto, dal tessile al turismo, passando per la libreria.

Perché se c’è qualcosa che insegna la vicenda di Filippo è che c’è chi sta peggio delle agenzie di viaggi. Nel caso specifico, appunto, le librerie.

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Pistoia e l'ombra di Firenze
“Forse la città di Pistoia era troppo piccola…” è la riflessione del titolare dell’agenzia di viaggi. I poco più di 90mila abitanti del capoluogo di provincia, insomma, potrebbero non essere sufficienti ad alimentare un doppio business. Così, dopo 4 anni di tentativi,  nel 2014 Filippo abbandona la libreria (“erano più i libri che regalavo di quelli che vendedo…”) e si concentra sul turismo. E in particolare sull’outgoing. Anche in questo caso, la collocazione geografica ha un ruolo determinante per Panchiatichi così come, probabilmente, per le altre 22 agenzie di viaggi di Pistoia. Perché la vicinanza con Firenze è troppa e la fama della Signora del Rinascimento è troppo ingombrante per poter vivere di incoming. “Per noi vale il 10 per cento del giro d’affari – spiega Filippo -: qui c’è un turismo mordi e fuggi. Ed è difficile che gli interessati passino da un’agenzia di viaggi di Pistoia…”.

E allora, spazio all’outgoing. Che ha consentito a Panciatichi di arrivare al sesto anno di vita attraversando uno dei periodi più difficili per la distribuzione turistica. Discorso a parte per il lavoro con i vari consorzi locali, “che funziona, se si lavora bene”. Magari sfruttando le potenzialità del luogo… “Qui a Pistoia il basket è molto seguito. E con un po’ di pubblicità all’interno del Palazzetto riusciamo ad avere un buon business legato a questo sport”.

Tra Facebook e Booking.com
Anche utilizzando le nuove tencologie. Come Facebook, in grado di offrire “un buon ritorno, con un investimento economico bassissimo”.

Ma non basta. Sempre nel nome della sperimentazione, Filippo non ha disdegnato un’alleanza che ad alcuni potrebbe apparire improbabile: quella con Booking.com. Sull’home page del sito web della sua agenzia campeggia, infatti, il box (oppure il widget, per chi ama il gergo tecnico) per la prenotazione di alberghi attraverso la Olta. “Dalle prenotazioni che vengono effettuate attraverso il nostro sito otteniamo una percentuale da Booking.com – spiega Filippo -. Piccola, certo. Ma a noi non richiede alcuno sforzo”.

Senza contare che, magari, qualche cliente da Booking potrebbe arrivare al negozio fisico… “E tutto ciò che porta clienti in agenzia va bene”, conclude Baroncelli.

Francesco Zucco


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