Agenti segreti di TTG
Giulia, una storia
che parte da lontano

di Amina D'Addario
07/03/2016
09:17
 

Questa volta la storia parte da lontano. Tutto comincia agli inizi del secolo scorso, quando Giovanni Scaramuzzi apre a Biella, e precisamente in via Italia 11, l'agenzia che porta ancora il suo nome. Il turismo è ancora agli albori, i viaggi d'oltreoceano si fanno solo per cercare fortuna o per riabbracciare i parenti lontani e i paradisi esotici come Mauritius o Seychelles sono posti dove nessuno si sogna di mettere piede. Insomma, la storia dell'industria dei viaggi, e anche quella delle agenzie, deve tutta essere scritta.

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Ed è qui che comincia l'avventura della Scaramuzzi, due vetrine sulla strada che è ancora il salotto buono della città, e un'insegna entrata nella memoria storica dei biellesi e identificata in maniera indissolubile con il viaggio. Negli anni la Scaramuzzi ha infatti fatto viaggiare famiglie del luogo, imprenditori delle floride aziende locali e anche, quando la Fila, tra i principali marchi italiani di abbigliamento sportivo, aveva sotto contratto alcuni degli atleti più famosi del mondo, sportivi del calibro di Björn Borg, Reinhold Messner e Gelindo Bordin.

Un'eredità di peso che, dopo tre generazioni di uomini, è ora nelle mani di Giulia Scaramuzzi. È lei, 39 anni - sposata con due figli piccoli di 3 e 8 anni - che, insieme alla socia e cugina Elisabetta Ramella, regge le redini dell'azienda di famiglia. "Sono entrata in agenzia nel 2000, subito dopo la laurea in lingue con indirizzo turistico, spinta soprattutto da motivi affettivi" racconta Giulia, che, disponibile ma allo stesso tempo schiva, a quel passato aureo non vuole dare troppa enfasi: "per gli aneddoti meglio chiedere a mio padre...".

Guardare oltre
Oggi che gli orizzonti sono cambiati e la Scaramuzzi convive con altre 13 agenzie nella stessa città, una ogni 3.600 abitanti, bisogna essere in grado di guardare oltre. "Dell'epoca sono rimaste solo le vetrine e l'insegna che viene ogni tanto ridipinta. Siamo sicuramente un'agenzia tradizionale, ma i metodi che vengono utilizzati sono molto innovativi´.

Una scelta obbligata "oggi che il viaggiatore si è evoluto e viene in agenzia con l'aspettativa di trovare un professionista con conoscenze superiori alle sue´.

La capacità di adeguarsi alle mutate esigenze della clientela è stata così la chiave per superare le innumerevoli rivoluzioni del settore. "Il nostro punto di forza è che siamo tanti, circa una quindicina, e ognuno di noi ha la sua specializzazione. Il piano inferiore è dedicato al leisure, mentre al piano superiore lavorano le persone dedite solo al business travel".

Un segmento che, nonostante la crisi dell'industria manifatturiera e la riduzione dei margini causata dalla politica dei vettori, resta comunque una delle voci portanti dell'agenzia. "II segmento è in continua crescita, perché le realtà aziendali, che non hanno modo e tempo di organizzare le trasferte, hanno sempre bisogno di servizi e risposte rapide. Fortunatamente oggi siamo riusciti a superare la logica della territorialità e lavoriamo non solo con le aziende locali, ma anche con quelle della Lombardia".

La passione per l'inbound
Numeri piccoli fa invece l'incoming, una sezione, spiega Giulia, "nata dall'amore di mio padre per il territorio biellese". "Attualmente abbiamo un ufficio esterno e una persona che gestisce le fiere e i congressi, oltre ai pacchetti per gli operatori stranieri legati al turismo sportivo, religioso e allo shopping". Un segmento "di passione, più che di resa", ma "ormai radicato nel dna dell'azienda".


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