In bus al concerto,
la formula magica
di Alessandro

di Francesco Zucco
17/11/2016
08:04
 

Ha conquistato il segmento di clientela tra i 14 e i 20 anni, ovvero il cosiddetto ‘target giovani’. Quello che dovrebbe essere più avvezzo agli acquisti online e, dunque, rappresentare anche la clientela più ostica per le agenzie di viaggi. Ma la formula di Alessandro Patti (nella foto), titolare dell’agrigentina Pattitour, sembra aver rotto un tabù, oltre a consentire alla sua agenzia di differenziarsi rispetto all’ottantina di punti vendita presenti in città.

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Il trucco? Organizzare viaggi in bus per andare a seguire i concerti in giro per la Sicilia, vendendo anche i biglietti di ingresso. I guadagni? “Non sono enormi. Ma chi sceglie questa formula, un domani farà anche il viaggio della maturità o le vacanze da solo…”. Insomma, è anche un sistema per fidelizzare la clientela del futuro.

Oltre le aspettative
La ricetta, per il momento, si ferma solo al bus più biglietto. Per ora, niente pernottamenti. “Sarebbe molto più complesso, anche perché per questo tipo di prodotto le prenotazioni vengono fatte molto sotto data. E trovare hotel diventerebbe difficile”. Il sistema, del resto, funziona già così, anche perché “i ragazzi non devono organizzarsi tra di loro per il viaggio in macchina e anche i genitori sono più contenti”.

Così, il sistema va avanti da un paio d’anni. “Quando abbiamo aggiunto ai nostri servizi anche la biglietteria, francamente non credevo molto in questo prodotto - ammette il titolare -, invece sta funzionando”.

La storia di Pattitour
Al di là della nuova formula testata da qualche anno a questa parte, la vicenda di Pattitour è quella di un’azienda di famiglia: “Siamo nati negli anni '50, come impresa di trasporto passeggeri tramite bus; a fondarla è stato mio padre con i suoi fratelli - racconta il titolare -. L’agenzia di viaggi nasce poi nel 1989. E oggi siamo anche tour operator”. Ma anche oggi, quando Alessandro, 44 anni d’età, ha ormai sulle spalle 15 anni di esperienza lavorativa, “il core business restano i bus: oltre ai concerti ci sono i pellegrinaggi, i tour e molte gite scolastiche”. Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, “preferiamo sempre operare con i nostri”.

Anche nel mondo dei viaggi su gomma, però, qualcosa sta cambiando. “Ultimamente si sono ridotti di numero e di durata; una volta riuscivamo a organizzare anche itinerari in Francia. Ora ci concentriamo per lo più sulle destinazioni a corto raggio: intendo quello dei bus, ovvero sotto i mille chilometri”.

Un settore in evoluzione
Il mercato, intanto, sta cambiando. Ma, come si è visto, cambia anche Pattitour. Perché la regola resta sempre una: dare ai clienti il prodotto che cercano e, dunque, stare al passo con i tempi. L’anima dell’azienda restano i bus, che anche oggi si confermano il business principale. Ma rivedendo e correggendo le proposte sulla base delle nuove esigenze.

A fianco di questo, “vendiamo anche altre tipologie di prodotto - prosegue Alessandro - come i viaggi di nozze e le crociere. Diciamo che l’attività di agenzia di viaggi rappresenta circa il 50 per cento e il tour operating l’altro 50”. Novità, dunque, ma anche grandi classici, che spesso riescono comunque a regalare soddisfazioni alla distribuzione. Per quanto riguarda il tour operating, Pattitour pubblica anche una serie di cataloghi, dedicati a itinerari in Sud Italia e pellegrinaggi, oltre alle escursioni. Ovviamente, tutto rigorosamente in bus.


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