Il web in agenzia: quando l’incoming viaggia online

di Francesco Zucco
07/12/2016
19:30
 

L’importante è provare, correggere, rivedere e investire su quello che rende. Questo è, spesso, il mantra delle nuove aziende digitali, che spesso si devono muovere su terreni ancora poco esplorati. Ma è anche, in sintesi, la storia di Link Tours, agenzia di Ferrara, che negli anni scorsi ha provato diverse strade. Alcune più profittevoli, altre ovviamente meno.

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Qualche tempo fa, il titolare Simone Zannini aveva provato a lanciare sul mercato una serie di gift box: cofanetti regalo legati all’offerta incoming della zona, alla scoperta di Ferrara e dintorni. All’epoca dell’idea, circa cinque anni fa, i viaggi in scatola erano la nuova frontiera della distribuzione. E allora, perché non provare?

“Devo ammettere che le cose poi non sono andate troppo bene - confessa Zannini -; le vendite delle gift box non sono state soddisfacenti”. Poco male, perché parallelamente a questo Link Tours ha sperimentato anche una nuova diversa formula di vendita, sempre per l’incoming: l’ecommerce, spesso visto come antagonista delle agenzie di viaggi. Ma, in questa vicenda, il web si rivela invece un alleato prezioso.

Un alleato inaspettato
“Le vendite online per noi generano il 60-70 per cento dei ricavi sul prodotto inbound - spiega Zannini -: le vendite arrivano soprattutto dall’Italia, ma qualcosa anche dall’estero”. Ecco, dunque, sfatati due miti in un colpo solo: questa storia dimostra che non sempre l’online si contrappone alla distribuzione tradizionale, ma mette anche in evidenza come un’agenzia di viaggi possa competere anche nella spietata arena dell’ecommerce.

Diverso il discorso per l’outgoing. “In questo segmento, per noi è faticoso vendere online: i pacchetti sono più difficili da proporre su internet, mentre con l’incoming si riesce”.

Una storia lunga 35 anni
Link Tours non è di certo una novità nel panorama delle agenzie di viaggi ferraresi. L’agenzia di viaggi è stata fondata “nel 1981, da mio padre”. E quando si chiede al titolare attuale (49 anni d’età) da quanto lavora nel punto vendita, la risposta che si ottiene è: “Beh, non lo ricordo neanche più… Erano gli anni ’90…”.

Insomma, ormai dalle vetrine di Link Tours la famiglia ha visto scorrere così tanti cambiamenti nel mondo del turismo che, ormai, sembrano essere passate intere ere geologiche. Ma, considerando le ultime evoluzioni del business, la voglia di sperimentare non è passata: tra diversi tentativi, con inevitabili 'correzioni di tiro' ma anche con successi.

Stop alle chiusure
Nonostante l’incoming riesca a dare soddisfazioni, la fetta maggiore di fatturato per Link Tours (che ad oggi dà lavoro a 5 persone) è ancora appannaggio dell’outgoing. E, su questo fronte, Zannini non teme di ammettere che “il periodo è difficile”. Anche se, guardando le agenzie del circondario, un dato leggermente positivo emerge: “Rispetto agli anni precedenti, per ora i punti vendita hanno smesso di chiudere”. Insomma, la situazione sembra aver raggiunto una sorta di equilibrio.

Il mondo della distribuzione ha attraversato anni difficili e la selezione è stata inevitabile. Ma c’è chi, tra mille difficoltà, è riuscito comunque a mantenere salda la propria posizione. Magari tentando strade che sarebbero state impensabili solo qualche anno prima.


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