Storia dell'agenzia
che visse
(più di) due volte

di Amina D'Addario
23/10/2017
08:01
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Negli anni '90 ha cominciato ad andare controcorrente con le aperture del sabato pomeriggio, quando nessuno ci pensava. Per arrivare nel 2016 all'ufficio di consulenza dove la scritta 'agenzia di viaggi' non esiste più. Si può riassumere così la storia de 'Le Chateau Viaggi' di Nettuno, in provincia di Roma. Un'agenzia che, come spiega il suo proprietario, Marco Federici, negli anni "ha cambiato vestito più volte", consapevole che ogni business, anche il più rodato, può sempre essere messo in discussione.

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"Quando siamo nati nel giugno del '94 - racconta Marco - le aperture erano ancora contingentate e quindi eravamo solo in due sulla piazza. All'inizio ci siamo affacciati sul mercato come un'agenzia tradizionale per la vendita di pacchetti e di crociere, poi abbiamo voluto distinguerci dalla concorrenza". In che modo? "Passeggiando il sabato pomeriggio per il centro mi sono subito reso conto che tutti i negozi rimanevano aperti ma non le agenzie di viaggi. Così, non potendo perdere quell'occasione, ho deciso di tenere alzata la saracinesca anche il sabato. Un'idea rivoluzionaria se rapportata a oltre vent'anni fa".

Aperture extra e primi eventi
Una piccola grande innovazione che in breve tempo sortisce gli effetti desiderati, tanto più che alle aperture extra Marco unisce gli eventi capaci di moltiplicare le vendite. "Quello che ci ha fatto crescere parecchio in quegli anni sono stati gli appuntamenti che organizzavamo in agenzia per attrarre i clienti e fidelizzarli. Ad esempio c'erano i Valtur day, eventi durante i quali l'agenzia, che rimaneva aperta tutto il giorno, veniva allestita con i gadget dell'operatore, con gli sconti per chi prenotava la vacanza quel giorno".

Così, quando internet arriva a stravolgere le abitudini dei vacanzieri, Le Chateau Viaggi è ormai diventata un punto di riferimento sul territorio. "Ben presto abbiamo acquisito clientela e siamo diventati una realtà riconosciuta. Certo - ricorda Marco con nostalgia - erano tempi diversi, in cui si poteva anche essere più elastici con quei clienti a cui non potevamo chiedere il 30 per cento di un viaggio di nozze per la prenotazione".

Il passaggio alla consulenza
Passano gli anni e l'agenzia cresce e si evolve, cambiando anche fisicamente collocazione più volte. Fino alla nuova "svolta", ancora più radicale, arrivata solo lo scorso anno. "Anche se abbiamo sempre cercato di aggiornarci, anche dal punto di vista tecnologico, fino al 2016 siamo rimasti sempre un'agenzia tradizionale. Ora - chiarisce Marco - siamo diventati un vero e proprio studio di consulenza turistica. Ci siamo tolti dalla strada principale, che portava molte chiacchiere, e abbiamo scelto un ufficio dove entri suonando il campanello, meglio ancora se su appuntamento. E questo perché, senza abbandonare la biglietteria o gli altri servizi, abbiamo scelto di privilegiare la consulenza, che per forza di cose richiede tempo".

Una rivoluzione che ha visto anche l'abbandono della terminologia più datata. "La scritta agenzia di viaggi non c'è più, oggi è rimasto solo il marchio e lo slogan 'la tua vacanza il nostro impegno'" rileva Marco. Altra trasformazione, quella che ha riguardato gli addetti alla vendita. "Ho voluto che tutti i collaboratori diventassero dei consulenti. E questo ha comportato che i rapporti con i clienti diventassero molto più stretti. Ognuno di loro segue il suo cliente, lo cura e ne studia le passioni. In una parola lo marca stretto per non sbagliare nulla nel proporre poi la destinazione".

Un cambiamento estremo del modo di lavorare di cui Marco si dice soddisfatto: "Una delle cose che mi rende più orgoglioso è che ho visto i miei collaboratori crescere molto dal punto di vista professionale. Vedo che con questa formula mettono più impegno e lavorano in maniera più seria, appassionata".

Ma è stato poi facile reinventarsi e rimettere tutto in discussione? "Ovviamente - ammette Marco - non sono mancati i momenti in cui ho pensato che internet fosse più forte e che non valeva la pena continuare, ma alla fine è stata sempre la passione che mi ha fatto trovare nuove strade. E in fondo abbiamo cambiato così tante volte che - assicura - all'occorrenza siamo pronti a farlo di nuovo".

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