Viaggi online,
ma con commissioni
per le adv:
l'idea di Cesare

di Francesco Zucco
13/11/2017
08:03
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Il progetto c’è e, sulla carta, è molto semplice. “Ma il problema è informatico” spiega Cesare Coletti (nella foto), titolare di Utpull di Treviso, che sta cercando di mettere in pista un’idea che unisca l’intermediazione al mondo online: vendere tramite il proprio sito web i prodotti dei tour operator, incassando però una commissione.

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“È sostanzialmente quanto Expedia fa già con noi agenzie”. E non si discosta molto da quando offre Booking.com, che consente ai siti web di inserire il form per le prenotazioni online, riconoscendo al portale stesso una percentuale sulla transazione. C'è da aggiungere, inoltre, che Cesare non è l’unico che ci sta pensando. “A quanto ne so, siamo in parecchi a provarci. Noi stiamo provando ormai da 7/8 mesi, speriamo di riuscire a concludere”. Anche perché “sembravamo vicinissimi a partire. Ma non lo siamo. Eppure, l’idea è semplicissima”.

Un problema tecnico
Lo scoglio, secondo quanto riporta Cesare, sarebbe unicamente tecnico. E non ci sarebbe nessuna resistenza da parte dei tour operator. “In questo momento non avrebbe nessun senso impedire un meccanismo di questo tipo - afferma Cesare -. I vari siti degli agenti di viaggi sarebbero un’estensione delle loro possibilità di vendita”. Dunque, il sistema sarebbe in grado di soddisfare sia i tour operator sia le agenzie di viaggi.

Un’idea che, in questo caso, arriverebbe da un punto vendita che ha vissuto in pieno l’epoca d’oro del turismo organizzato: Utpull Viaggi nacque infatti nel 1982, ora conta due sedi ed è ormai una realtà più che radicata sul territorio che opera in diversi segmenti del settore turistico, dagli individuali ai gruppi fino al business travel.

Tra leisure e business travel
Ma qual è, oggi come oggi, il settore che riesce a dare più soddisfazione? “Dipende da cosa si intende per soddisfazione - precisa Cesare -: se parliamo di quella professionale, sicuramente gli itinerari per i viaggiatori sono quelli che ne danno di più”. Se invece si parla di soddisfazione economica “allora la risposta è il business travel”. Un settore non facile da gestire, dove è necessario avere grande esperienza. E anche usare qualche accorgimento.

Secondo il titolare di Utpull Viaggi, è necessario “non puntare tanto sulla fee ma al rapporto con il cliente. Che, spesso, vuole essere trattato come una persona fisica ed essere riconosciuto. In altre parole, al telefono non vuole sentire un disco che risponde”.

Anche nel mondo dei viaggi d’affari, che si potrebbe pensare più legato alle fredde reportistiche, il rapporto personale ha dunque un suo peso non indifferente. “Noi rispondiamo sempre entro il terzo squillo”, precisa Cesare.

Bisogna inoltre tenere conto che “nella nostra zona la concorrenza è grande; e questo tipo di approccio ha dimostrato di rendere”.

Rapporto ‘a tu per tu’ da un lato, ecommerce dall’altro: la parabola e i progetti di Utpull Viaggi dimostrano come, in questo momento, sia necessario muoversi su diverse coordinate per proseguire nel mestiere di vendere viaggi.

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