Agenti segreti:
la storia di Erika
che disse di no
al fai da te sul web

di Oriana Davini
01/02/2018
08:03
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Quando ha deciso di mettersi in proprio, lasciando un lavoro da dipendente iniziato nel 1992 come assistente residente per Alpitour e proseguito dietro il bancone di un'agenzia, Erika Petricci si è guardata intorno ed è andata diretta in periferia. Perché a Pontedera, comune di quasi 30mila abitanti in provincia di Pisa, famoso per essere la sede della Piaggio, c'erano già otto agenzie aperte e funzionanti: tutte nel centro della cittadina.

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Dopo un rapido esame della situazione, la decisione è stata semplice e apparentemente controcorrente: "Non ho avuto dubbi: ho aperto in una zona periferica, in modo da prendere tutto l'hinterland verso Volterra, un territorio costellato da piccoli comuni senza agenzie di viaggi".

Una strategia vincente
Era il 2004 e nel mondo dei dettaglianti debuttava la Fiocco Rosso Viaggi, piccola agenzia con cui Erika rendeva omaggio alla memoria della nonna, "da sempre convinta che un fiocco rosso fosse il modo migliore per scacciare il malocchio".

Un nome che in effetti ha portato fortuna: oggi la Fiocco Rosso vanta un team tutto al femminile formato da tre dipendenti, specializzato in viaggi tailor made soprattutto per il segmento nozze.

"La scelta è stata vincente - conferma Erika -: abbiamo fidelizzato molti clienti che non abitano a Pontedera e per i quali raggiungere il centro città e cercare parcheggio è scomodo". Senza contare i pendolari: "Molti di quelli che ogni giorno vengono a Pontedera per lavoro passano davanti alla mia agenzia".

Da Facebook a Instagram
Il successo della Fiocco Rosso Viaggi è legato anche all'utilizzo sapiente dei social network: oltre al proprio sito web, infatti, l'agenzia è presente su Facebook e Instagram. Il tutto nonostante Erika non abbia problemi ad ammettere una scarsa conoscenza di questi strumenti: "Mi sono rivolta a un'agenzia specializzata perché io sapevo di non essere in grado di farlo da sola: loro mi sottopongono ogni mese un piano editoriale, che io approvo o modifico".

Se altri sono gli esecutori materiali, le direttive sono però sue: "Non pubblico offerte né volantini: ho cercato di creare una linea editoriale chiara, con suggerimenti e consigli, chicche di viaggio e anche foto di noi in agenzia, così i clienti vedono chi siamo".

Il legame con i clienti
Un mix sapiente dove l'engagement funziona a tal punto che sono gli stessi viaggiatori a inviare foto a Erika perché le pubblichi: "Addirittura un cliente ci ha mandato un video dall'Australia durante il viaggio per ringraziarci dell'organizzazione".

Un nuovo canale di comunicazione, insomma, rapido, immediato e informale, che porta nuovi clienti e rafforza il rapporto con quelli già fidelizzati.
"Con alcuni ormai siamo diventati amici perché si instaura un legame più profondo: è un servizio ormai fondamentale per tutti".

Il vantaggio è anche commerciale, perché la presenza sui social funziona come attrattore di nuove possibilità. Grazie a Instagram e Facebook, infatti, Erika ha ricevuto alcune richieste nuove: "Ci è già capitato, a volte anche da regioni lontane. In questo caso li dirottiamo su altre agenzie che conosciamo, più vicine a loro".

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