Dal fuoco alla rinascita
La storia di Dixie Travel

di Amina D'Addario
22/06/2018
08:36
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"In questi mesi la tentazione di non riaprire affatto è stata forte. Sono stati alla fine l'affetto e la vicinanza di tante persone a convincermi che dovevo tornare dove tutto si era interrotto". Irene Di Raimondo comincia così il racconto della sua Dixie Travel Experience, agenzia di viaggi aperta nel 2014, a Ragusa, nella centralissima via Roma e poi distrutta lo scorso gennaio da un incendio doloso. A provocarlo, "un ladro che era entrato per fare il classico furto di computer e che - spiega Irene - prima di andare via, aveva pensato di appiccare il fuoco a tutta agenzia".

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Gli inizi della Dixie Travel
Un punto vendita scelto dai ragusani soprattutto per viaggi di nozze e tailor made e che Irene decide di aprire a 29 anni insieme al lancio di vacanzesenzaglutine.com, un sito "specializzato nella vendita di viaggi per celiaci e che oggi lavora con clienti da tutta Italia". Un'idea, rivela, "che mi era venuta in quanto celiaca e che avevo deciso di sviluppare dopo aver lavorato qualche anno nel tour operating".

Un progetto maturato sul web a cui, giocoforza, si affianca l'apertura di un negozio fisico vero e proprio e che, indica Irene, prende il nome da Lady Florence Dixie, "l'unica grande esploratrice donna della Patagonia", vissuta nel XIX secolo.

L'incendio che distrugge l'agenzia
Un'avventura, quella della Dixie Travel, a cui viene, però, inflitto un duro colpo il 29 gennaio scorso, data che Irene ricorda molto bene: "Era una domenica. All'alba ho ricevuto una chiamata di un hotel vicino che mi diceva che nel mio negozio era scoppiato un incendio e che erano arrivati i vigili del fuoco per spegnerlo. Quando sono arrivata sono ovviamente rimasta scioccata: tutta l'agenzia si era trasformata in un cumulo di macerie annerite e tutto l'arredamento, così come il materiale cartaceo erano andati distrutti. L'unica cosa che, fortunatamente, si era salvata era l'archivio con i dati di tutti i clienti".

Il lavoro a domicilio
Quanto basta per rimettersi subito al lavoro. "Mi sono appoggiata ai negozi vicini, che mi hanno dato ospitalità, e dove, munita di computer, ho potuto continuare a lavorare. Poi ho adottato anche la formula del servizio a domicilio, che ha funzionato sia con i vecchi clienti che con quelli nuovi". Insomma, "dal punto di vista operativo è stato solo un po' più difficile, ma non mi sono mai fermata". Anche se, confessa Irene, "la decisione di riaprire non è arrivata nell'immediato. Ho pensato a lungo se valesse la pena riaprire, spostarmi o rinunciare definitivamente. Ma alla fine sono state proprio le reazioni e il sostegno dimostrato in questi mesi dai ragusani, rimasti profondamente scossi da questo evento, a convincermi che dovevo tornare proprio lì in via Roma e ricostruire l'agenzia".

La riapertura del 19 giugno
Un ritorno che Irene ha deciso di celebrare in grande stile lo scorso 19 giugno, con una festa dedicata proprio a quella città che tanto le è stata vicina. "Sono arrivate almeno un centinaio di persone: amici, clienti, negozianti dei dintorni. Ed è stata una grande festa collettiva fatta di cibo, musica, allegria, con tanto di taglio del nastro e benedizione del parroco della Cattedrale". Un evento gioioso che nemmeno le avverse condizioni meteorologiche sono riuscite a guastare. "L'idea era quella di organizzare una grande festa in strada, ma la pioggia battente ci ha costretto a rivedere un po' il programma e a fare l'aperitivo nel bar accanto, invece che all'aperto".

Un segnale, quello della pioggia, giudicato in ogni caso beneaugurante per una storia che, ricorda Irene, cinque mesi fa "era stata interrotta proprio dal fuoco".

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