Rendere semplici
viaggi complicati:
Sergio e la sua
Hunting Passion

di Oriana Davini
14/01/2019
08:02
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Fa un mestiere il cui livello di complicazione negli anni è in costante aumento e oltretutto ha scelto di specializzarsi in una nicchia dove il saper spiegare bene al cliente finale cosa sta acquistando è fondamentale: Sergio Nardi da sei anni guida Hunting Passion Travel, agenzia di viaggi della provincia di Torino specializzata nel turismo di caccia.

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Come spesso succede in questi casi, la sua è una storia mossa da una passione personale: "Vado a caccia da anni e, avendo sempre fatto l'agente di viaggi, ho pensato di costruire una sezione dedicata a questa tipologia di pacchetti, che richiedono molta preparazione, burocrazia e soprattutto conoscenza dei luoghi".

Non sport ma passione
Per Sergio, infatti, la caccia non è uno sport: "Mi piace dire che è cultura e tradizione dei popoli, richiede di avere molto rispetto per i luoghi e la natura. Noi facciamo molta formazione e sensibilizzazione anche non finalizzata alla vendita, i nostri clienti devono sapere come rapportarsi quando sono in altri Paesi, conoscerne le regole: per questo organizziamo anche safari fotografici non per forza legati alla caccia".

E infatti non è un caso che i clienti arrivino alla Hunting Passion Travel da tutta Italia, spesso con il passaparola, a volte grazie alle serate formative organizzate dall'agenzia stessa oppure tramite il web.

Il valore della consulenza
Il ruolo di un agente di viaggi nei casi di vacanze così particolari assume una valenza fondamentale, perché è necessario mettere insieme tanti servizi diversi, sbrigare pratiche burocratiche anche in Paesi stranieri e interfacciarsi con diverse leggi nazionali.

Anche per questo, assicura Sergio, la spesa media è piuttosto elevata: "Samo specializzati in viaggi individuali e dettagliati: i clienti vogliono essere indipendenti, godersi l'avventura". Infatti tra i prodotti più richiesti ci sono il Sudafrica, i safari in Namibia, Zimbabwe, Zambia e "Mozambico, che sta iniziando a prendere molto piede. Organizziamo anche viaggi a Mauritius per famiglie dove magari un componente vuole cacciare e gli altri godersi il mare".
A scaffale ci sono anche pacchetti in Europa: "Abbiamo stretto accordi con alcuni operatori stranieri in Croazia, Romania, Bielorussia, cosa che ci permette di costruire pacchetti di tre o quattro giorni a prezzi più contenuti".

Un viaggio tecnico
Una volta scelta la meta, Hunting Passion Travel si occupa anche di una serie di pratiche tecniche: innanzitutto la questione dell'attrezzatura. "Ogni cacciatore vuol portarsi la propria: se ci sono dei voli da prendere, bisogna sapere quali vettori accettano di trasportare armi e munizioni, contattare la compagnia e sapere come comportarsi al check in, ovviamente assicurandosi di avere tutta la documentazione e il port d'armi in regola".

Poi occorre sapere come muoversi e quali regole sono in vigore a destinazione: "Molti animali hanno bisogno di una licenza per essere cacciati e queste sono calibrate". Per Sergio è fondamentale garantire la sicurezza ai propri clienti e accertarsi anche dell'impatto che questo genere di viaggi hanno sulle destinazioni: "Bisogna capire che la caccia non è solo predare, portare via senza dare nulla: quando vai a cacciare all'estero si versa una quota giornaliera per l'antibracconaggio e il mantenimento dei ranger, delle auto e della popolazione locale".

Le strutture ricettive
Anche per questo motivo, i lodge sono solitamente molto attrezzati, ben integrati con il territorio e a basso impatto ambientale. "Quasi tutti danno molta importanza all'accoglienza dei clienti: spesso hanno prezzi all inclusive che includono vitto, alloggio, transfer, guide, macchine, lavanderia".

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