Il segreto di Pietro Romano:
l'agente che scoprì una meta

di Gaia Guarino
11/09/2019
08:35
 

Gli Stati Uniti nel cuore. Se gli si chiedesse da dove deriva questa passione, Pietro Romano (contitolare del gruppo Mesotour e Il Tuareg di Palermo) risponderebbe che all'inizio, prima di conoscere a fondo la destinazione, ne era quasi annoiato. Ma poi, grazie alla formazione sulla meta, qualcosa è cambiato.

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"Quando si parla di States, i clienti tendono a chiedere sempre le stesse città, i parchi più noti e basta - lamenta Pietro -. Già prima sapevo bene che c'era dell'altro ma ho scoperto ancora di più seguendo i webinar e tutto ciò che Visit Usa proponeva". Da qui arrivano nuovi input per proporre alla clientela qualcosa di diverso.

Oltre i soliti States
Il sogno di Pietro Romano è quello di rendere tangibile l'offerta a stelle e strisce, sfidando anche e soprattutto coloro che negano vi siano punti di forte interesse storico-culturale, in particolare se il confronto avviene con il Vecchio continente e ancora di più con l'Italia.

"In realtà negli Stati Uniti vi è moltissima cultura - aggiunge -. Sicuramente non fonda le radici nella storia che abbiamo vissuto noi in Europa nel corso dei secoli, ma è parimenti interessante". E ancora natura, paesaggi mozzafiato, esperienze sportive e culinarie.

"Quando creo un itinerario cerco di proporre città come Boston o Chicago, Philadelphia, Denver, meritevoli di essere visitate. Inoltre, tento di sfatare alcuni miti come 'a Los Angeles non c'è nulla da fare a parte andare a Hollywood'". E se le richieste delle intramontabili New York, Miami, Las Vegas, San Francisco ed L.A. non finiranno mai di esaurirsi, la forza di Pietro Romano è portare la gente verso nuove scoperte.

Le proposte di Pietro Romano
"Costruiamo viaggi su misura in auto oppure con la guida spiega Romano -, avvalendoci di corrispondenti del nostro operatore o di quelli a cui si appoggiano anche i competitor".

Ma quali sono gli itinerari più 'cool' secondo Pietro Romano?
"Una zona che mi piace tanto è il New England - confessa -. Da Boston alle attrazioni naturalistiche passando per Cape Cod e tutto ciò che è legato alla memoria dei Kennedy. Ed è curioso scoprire come alcune località sull'oceano, vista la forte presenza di immigrati siciliani, abbiano in comune con la mia isola tante antiche tradizioni marinare".

Non mancano le proposte per chi ama la musica con tappe pressoché obbligatorie a New Orleans, Nashville e Memphis, ma anche i parchi meno celebrati come Rocky Mountains, la Mesa Verde o la zona delle grandi dune. E ancora il Great American West con la memoria dei nativi americani e il Sud con la storia legata alla schiavitù e agli afroamericani, un viaggio da cui apprendere molto.

"Ultimamente sono molto gettonate anche le Hawaii e l'Alaska", dice Pietro, "ma una delle mie ambizioni è approfondire il Nord-Ovest del Paese con Oregon e lo stato di Washington per un tuffo nella natura selvaggia".

Il futuro
Ma quali sono i progetti per i prossimi mesi? "Grazie a Visit USA Italy vorremmo cominciare a organizzare delle iniziative legate a eventi particolari come possono essere stati i 50 anni dello sbarco sulla Luna o magari un'eclissi solare. Prendere spunto da qualche episodio singolare per organizzare un viaggio irripetibile".

Insomma, "siamo all'inizio - conclude -: a tendere ci piacerebbe creare dei pacchetti per gli italiani che vogliono toccare con mano il fascino degli Stati Uniti anche con momenti di vita vera come una sfida di Nba o una partita di baseball in pieno stile yankee".

Gaia Guarino


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