Gli agenti segreti di TTG:
tutte le vite di Vertours

21/01/2020
08:30
 

La televisione in Italia era solo sperimentale. Charlie Brown veniva disegnato per la prima volta dalla matita di Charles M. Schulz. Presidente del Consiglio era Alcide De Gasperi, mentre negli Usa il capo dello Stato era Harry Truman. Internet non era neanche immaginato: il futuro, stando ai racconti di fantascienza, sarebbe stato all'insegna delle macchine volanti.

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In questo scenario nacque Vertours, l'agenzia di viaggi di Verona che lo scorso anno ha festeggiato il 70 anni di storia. Un traguardo non da poco: l'azienda è sopravvissuta indenne alla nascita del tour operating, all'avvento di internet e alle crisi economiche del nuovo millennio.

Ma non si è mai fermata, ed oggi conta saldamente su 35 collaboratori e un volume d'affari di 21,5 milioni di euro.

La parola d'ordine è semplice da pronunciare quanto difficile da mettere in pratica: "Bisogna tenersi al passo con i tempi", afferma il general manager Matteo Pelizzari.

La storia dell'agenzia
Tutto inizia ben 3 generazioni fa, in un contesto completamente diverso. Ma con un bagaglio di valori che  passato, intatto, attraverso i decenni.

"Innanzitutto la passione per il viaggio" spiega Pelizzari. Che però sottolinea anche la capacità dell'azienda di essere pioniera in alcuni settori. "Ad esempio l'incoming; oppure gli investimenti nel business travel. Non siamo certo ai livelli delle grandi multinazionali dei viaggi d'affari, ma offriamo servizi che altri non danno".

Il cliente al centro
L'ingrediente speciale della formula è uno solo: "Abbiamo sempre messo al centro le esigenze del cliente". Dare al viaggiatore quello che cerca, quando lo cerca: è questo il segreto della longevità di un'agenzia nata quando le richieste dei turisti erano decisamente diverse rispetto a quelle attuali.

Nonostante i presupposti siano sempre quelli di 70 anni fa, quando il nonno degli attuali titolari aprì l'agenzia, i cardini della filosofa di Vertours sono stati declinati nel corso dei decenni.

Ma cosa vuole oggi il cliente? "Chi entra in agenzia vuole essere sempre più coinvolto - afferma il general manager -. é questo l'aspetto che ci colpisce di pi. Ed è un dettaglio molto importante".

Nel dettaglio, chi oggi entra in agenzia vuole essere partecipe "di tutto il processo - prosegue il manager -, a partire dall'idea, dal sogno del viaggio. E questo  lo spirito che ha animato la ristrutturazione".

Un nuovo volto
L'agenzia di viaggi, infatti, proprio per i suoi 70 anni ha completamente rinnovato i locali, dando un nuovo volto al punto vendita. Una dimostrazione in più di come gli investimenti, nella distribuzione turistica, non debbano fermarsi mai. "E di conseguenza, insieme ai locali, è cambiato anche il tipo di approccio".

Essere radicati nella propria storia, dunque, non significa rinunciare all'innovazione. Che non vuol dire solo rivoluzionare la location, ma anche abbracciare le nuove tecnologie messe a disposizione dal mercato.

"Siamo i primi ad aver adottato Ndc - spiega ancora Pelizzari -, anche per le esigenze del segment corporate. Per ora sta andando molto bene. Devo dire che è uno strumento che offre molte potenzialità".

Arrivare alla terza generazione ma non stancarsi di cercare mai le novità: potrebbe essere questo il segreto per resistere alle tempeste del turismo.


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