"Un rischio per business e cash flow" delle agenzie di viaggi. È questa l'opinione dell'inglese Guild of Management Travel Agents: ma la questione potrebbe riguardare i dettaglianti a livello mondiale.
Come riporta travelmole.com, la Iata avrebbe stabilito di far pagare gli agenti di viaggi due volte al mese (invece che con cadenza mensile, come avviene ora) a partire da gennaio 2016. L'associazione Uk, come riporta ancora il sito di informazione, ha puntato il dito contro questa decisone. Mettendo in luce le possibili conseguenze negative per le aziende che si occupano di business travel e in particolare per quelle di dimensioni medie o piccole.
"È pratica comune nel Regno Unito - ha affermato Paul Wait, chief executive di Gtmc - fissare i pagamenti a 30, 45 o anche 60 giorni. Una scadenza di 14 giorni causerebbe una pressione finanziaria ingiusta su un business di successo".
Critica anche l'Abta, l'associazione degli agenti inglesi. "Capiamo che Iata e i suoi membri - ha sottolineato Mark Tanzer, chief executive Abta - vogliano un maggiore controllo del credito, ma non crediamo che pagamenti più frequenti siano la giusta soluzione".
