Il misterioso caso
della tassa
sui contanti

di Francesco Zucco
18/02/2015
10:43

Arriverà la tassa sui contanti. Anzi, no. Il Governo frena sull'ipotesi circolata ieri di un'imposta di bollo per ogni versamento in contanti effettuato in banca per le cifre superiori ai 200 euro. Una misura che, secondo le indiscrezioni, si inserirebbe nel solco della lotta all'uso del contante a favore dei sistemi di pagamento tracciabili.

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Tuttavia nella giornata di ieri, come riporta corriere.it è arrivata una nota del Ministero delle Finanze con la quale il Governo smentisce l'ipotesi, contestando anche la definizione di 'tassa sul contante'.

L'allontanarsi dell'ipotesi ventilata ieri da Il Sole 24 Ore non può che far piacere agli agenti di viaggi. Dopo la pubblicazione della notizia su ttgitalia.com, infatti, le reazioni dei dettaglianti non si erano fatte attendere. E i social network si sono subito scaldati.

Enrico Balestrieri, tramite Facebook, ha lamentato: "È un controsenso. Se possiamo accettare fino a 999 euro di contante per persona, come possono fare una cosa del genere?". E se il problema è la lotta all'evasione, Albert Redusa Levy ha proposto: "Abbassate le tasse, così tutti pagheranno e non ci sarà il nero".

Diversi commenti inviati via Facebook riguardano inoltre un tema più volte sollevato dagli agenti, ovvero i costi legati ai pagamenti via Pos. Rossano Vallone, ad esempio, ha affermato: "Volete far scomparire il contante? Allora le Banche devono togliere le spese che paga l'esercente su ogni transazione con il Pos". Sulla stessa linea d'onda Tiziana Bosello: "Allora le Banche non facciano pagare commissioni pos/bancomat e neppure di tenuta conto o per i bonifici".

L'opinione della distribuzione turistica, dunque, è inequivocabile. Ora bisognerà attendere venerdì, quando il Governo dovrebbe presentare il piano completo.


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