Non solo emissione, ma anche conservazione della fattura elettronica. Il nuovo sistema, entrato in vigore lo scorso 31 marzo solo per i rapporti con la Pubblica Amministrazione, porta con sé anche una serie di obblighi legati alla conservazione dei documenti, anch'essa da effettuare, ovviamente, con modalità digitali.
Una procedura che, come riporta Il Sole 24 Ore, è regolamentata dalla legge e nello specifico dal Codice dell'amministrazione digitale (il cosiddetto Cad) del Dlgs 82/2005 e dalle regole tecniche precisate nel Dpcm del 3 dicembre 2013.
La conservazione, in base a quanto riporta ancora il quotidiano finanziario, potrà avvenire internamente oppure affidata a un conservatore estero, purché quest'ultimo sia accreditato. I sistemi di conservazione già esistenti potranno essere adeguati entro 36 mesi dall'entrata in vigore della fattura elettronica, ovvero entro l'11 aprile 2017.
Una delle novità riguarda le tempistiche: decade infatti l'obbligo di effettuare l'archiviazione delle fatture elettroniche entro 15 giorni dall'emissione; il procedimento, infatti, può essere espletato entro tre mesi.
