Agenzie, ultimo baluardo

di Remo Vangelista
16/07/2015
11:53
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Sembra di assistere a un vecchio film western tipo 'Fort Apache'. Arrivano da tutte le parti. Ma in questi casi vale la pena prendere una posizione e scegliere con chi stare. Andiamo con ordine però: qualche giorno fa l’Istat ha detto che i pacchetti vacanza nazionali registrano un aumento dell’1,8 per cento rispetto al 2014, mentre quelli verso destinazioni internazionali hanno cifre invariate.

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E ancora: alloggi, villaggi vacanza e hotel crescono sull’anno precedente di un minimo 0,6 per cento. Per non parlare dei trasporti, che anno su anno registrano una progressione dei prezzi ancora più bassa, lo 0,2 per cento soltanto. In totale controtendenza con molte agenzie di viaggi che la nostra redazione contatta quotidianamente.

I dettaglianti invece lamentano prezzi troppo alti su alcune mete e le prenotazioni così restano appese, in molti casi cadono.

Sicuramente la situazione politica di alcune mete ha rallentato le prenotazioni. Perché la Tunisia al momento non viene venduta, ma lo stesso Mar Rosso sta faticando e la Grecia aspetta la schiarita finanziaria per riprendere la corsa.

Sembra il Far West
Ovviamente molte di queste pratiche non avvengono perché ormai siamo arrivati al Far West in agenzia. Mediamente (testato più volte) entrano in adv clienti che hanno passato intere serate a 'smanettare' sul computer e pensano di sapere come funzionano anche le tariffe più nascoste.

Ascoltano poco e nulla delle proposte del banconista e sparano frasi del tipo: “Il mio amico è andato a Ibizia con 300 euro”, oppure vogliono comprare solo il volo a 30 euro perché “poi tanto si trova da dormire”.

In questi casi la vita del dettagliante, in queste giornate di caldo afoso, diventa insostenibile per non citare  quei 'valorosi' che lavorano nelle adv poste nei centri commerciali. Agenzie dove piombano all’interno carrelli, infradito di ogni specie e colori, bambini urlanti e mamme nervose. Vogliono cataloghi su cataloghi perché la sera sul divano bisogna ancora sognare.

Il popolo delle bermuda
Vai a spiegare al popolo delle bermuda che i tour operator hanno ridotto la stampa del vecchio eroico catalogo e sono alle prese con il cambio della programmazione. Perché in mezzo al caos estivo sta succedendo anche questo. Alcune mete, come ben noto, faticano e i t.o. sono costretti a fare rivoluzioni e chiudere programmazioni charter (vedi Tunisia) e cercare camere nella terra di Spagna o in Grecia.

Lavoro difficile per le agenzie, che tra cambi e rotazioni cancellate iniziano a vedere precipitare sulla scrivania i fax con le 'offerte da prendere al volo'.

A volte arrivano da qualche operatore che dice sempre ”bisogna tenere sul prezzo”.

Senza dimenticare altre preoccupazioni aggiuntive per le adv, che nascono con gli operatori in concordato preventivo o con le casse all'asciutto.

Ecco perchè noi stiamo con le agenzie schiacciate e strattonate da ogni angolo, perché sono l’ultimo baluardo del turismo organizzato.

Ps. Dimenticavo l’Italia. Che ogni stagione deve rinascere conquistare il mercato e battere tutti. Sfruttare l’occasione di altre mete sofferenti. Sarà per un’altra volta, perché su alcune mete balneari gli alberghi sparano prezzi stellari. Poi a fine stagione piangeranno miseria. La solita storia.

Twitter @removangelista

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